La Calluna è una delle piante più indicate per l’autunno. È una pianta spontanea che fa parte della famiglia delle Ericacee. Spesso si confonde con l’Erica selvatica. Aspetti molto curiosi sono il suo nome e il suo utilizzo nell’antichità. Infatti, “calluna” deriva dal greco e significa “pulire”. Questa pianta veniva utilizzata per creare scope.
Può essere una bella idea per dare un po’ di colore all’ambiente mentre ci sono nebbie, umidità e giornate fredde e grigie. Ma come coltivare la Calluna nel modo giusto? Ogni pianta ha bisogno di cure specifiche in base alle proprie caratteristiche.
Quindi, vediamo quali sono gli elementi fondamentali della pianta, come coltivarla al meglio con alcuni pratici consigli da mettere in pratica da subito. La Calluna può essere una delle tante piante da appartamento usate per abbellire casa, ufficio e dare benessere.
Come coltivare la Calluna nel modo giusto secondo le sue caratteristiche
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Di solito la Calluna cresce fino a 50 centimetri, in casi rari può raggiungere il metro di altezza. Si presenta come una pianta dal fusto legnoso, con spighe i cui fiori sono penduli, di colore viola o rosa e accompagnati da brattee. Le foglie sono aghiformi. È presente anche il frutto, piccoli semi racchiusi in una capsula.
Assomiglia all’erica o erica selvatica, tuttavia ha foglie più piccole e corolla e calice che si dividono in quattro parti. I colori pastello dei suoi fiori, che raramente sono bianchi, ma spesso viola, rosa e tonalità affini, sono l’ideale per l’autunno. Per approfittare della sua bellezza, però, bisogna rispettare alcune regole.
Innanzitutto, nasce come pianta da esterno, che ama la luce diretta del sole. Tuttavia, non sopporta il caldo troppo umido e troppo secco. Inoltre, bisognerebbe proteggerla dai raggi più intensi. Per questo si può tenere anche in vaso in casa all’interno, rispettando le giuste condizioni di luce e le sue esigenze.
Se la pianta è giovane ha bisogno di molta acqua per tutta la stagione fredda. Se, invece, è già matura, allora l’innaffiatura deve essere minore controllando lo stato del terreno prima di agire. Se questo è secco occorre innaffiare facendo attenzione a non darne troppa per non soffocare le radici.
Gli errori da evitare
Nonostante la conoscenza della pianta, molte persone commettono degli errori nel prendersene cura. Ecco che cosa evitare:
- acqua calcarea: l’acqua del rubinetto contiene molto calcio, ma è un minerale poco adatto al terreno che serve alla pianta per prosperare. Quindi, l’acqua va ammorbidita, il pH del terreno mantenuto basso, magari con l’aiuto della torba;
- fonti di calore: come già accennato, questa pianta sopporta meglio il freddo che il caldo troppo intenso. Per questo motivo, mai posizionarla vicino a condizionatori, stufe o termosifoni perché in poco tempo appassirà;
- terriccio asciutto: questo deve essere sempre un po’ umido, va bene lasciarlo asciugare prima di dare altra acqua ma non troppo;
- concime generico: il fertilizzante giusto è quello indicato per piante acidofile da diluire sempre con acqua. Tuttavia, è consigliato dagli esperti ricorrere a concime naturale, come i fondi del caffè.
Facendo attenzione a tutti questi aspetti, si potrà avere una pianta sana e molto bella per tutto l’autunno e l’inizio dell’inverno. In alternativa, si può optare per la pianta regina del freddo, ovvero il ciclamino.
Il periodo di fioritura
Come coltivare la Calluna nel modo giusto è molto importante. La Calluna inizia a fiorire nel mese di agosto e continua a dare i suoi bei fiori colorati fino all’inverno. Dopo qualche mese di pausa e di riposo vegetativo, in primavera inizierà di nuovo il suo ciclo. Concimare ogni due settimane in autunno è l’ideale per mantenere in salute i fiori e tutta la pianta. Con l’inverno, invece, il concime va ridotto.