Proiezionidiborsa, quest’oggi, indica ai Lettori come chiedere il rimborso delle somme sul Conto BancoPosta e sul libretto postale italiane se muore il titolare. In particolare, si cercherà, con pochi minuti di lettura, di individuare la procedura da seguire per sbloccare le somme del compianto parente. L’attuale normativa, richiama l’obbligo degli eredi nel comunicare prontamente il decesso.
Quale sarà l’effetto di tale comunicazione? Poste italiane bloccherà i rapporti del de cuius, in attesa di ricevere istruzioni dagli eredi.
È bene ricordare che ai fini della liquidazione delle imposte successorie, bisognerà presentare la dichiarazione di successione. La stessa non si dovrà presentare se l’eredità è devoluta interamente a parenti entro il primo grado. Nel contempo, l’attivo ereditario non dovrà superare 100 mila euro e non dovrà comprendere beni immobili.
Per coloro che si trovano nella fattispecie descritta, per ottenere il rimborso delle somme giacenti, basterà presentare una dichiarazione di diritto all’esonero dalla successione. Generalmente, la stessa si sottoscrive presso l’ufficio postale.
La dichiarazione delle giacenze attive del defunto
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Per gli eredi che non hanno diritto all’esonero, al fine di presentare la dichiarazione di successione, bisognerà richiedere la cosiddetta dichiarazione di credito. Quest’ultima è un’attestazione delle giacenze attive del defunto che servirà quale dato probatorio nella dichiarazione di successione.
Ecco i documenti necessari per la richiesta della stessa:
- documento d’identità e codice fiscale del richiedente;
- certificato di morte del titolare;
- dichiarazione sostitutiva di atto notorio autenticata dal comune. La stessa attesta chi sono gli eredi, oltre alla presenza di testamento.
Come chiedere il rimborso delle somme sul Conto BancoPosta e sul libretto postale se muore il titolare
La richiesta di rimborso delle somme giacenti viene presentata e sottoscritta da un solo erede.
Successivamente, invece, sarà obbligatoria la quietanza congiunta di tutti gli eredi. Al fine di ottenere celermente detto rimborso, bisogna presentare la seguente documentazione:
- estratto di morte o certificato di morte, qualora si presenta la dichiarazione di successione;
- atto notorio o dichiarazione sostitutiva. Poste italiane, però, chiede per rimborsi di somme superiori a 150 mila euro, l’atto notorio. Data non inferiore ad un anno;
- copia di documento d’identità o codice fiscale di tutti i legittimati ad ottenere il rimborso;
- dichiarazione di successione e domanda di volture catastali;
- in caso di successione testamentaria, copia conforme all’originale del verbale di pubblicazione del testamento (olografo o segreto). In caso di testamento pubblico, si necessiterà della relativa copia conforme.
Chiaramente Poste Italiane potrà richiedere qualsiasi documento che sarà necessario per affrontare il caso specifico. Oltre ad indicare la strada, il vero consiglio è quello di produrre i documenti molto velocemente, considerando il periodo e le file.
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