La crisi economica e l’aumento costante dei prezzi stanno creando serie difficoltà a tante famiglie e pensionati che non riescono ad arrivare a fine mese. Sono tanti ad adottare tantissime precauzioni per risparmiare sulle bollette e affrontare il freddo. Infatti sembra proprio che la preoccupazione costante di tutti sia ormai diventata tagliare tutti i costi superflui ed evitare gli sprechi. Allo stesso modo è fondamentale leggere attentamente le bollette che arrivano e verificare eventuali addebiti di qualcosa che magari non è dovuto. Infatti, la Legge n.208/2016 ha introdotto la presunzione di detenzione del televisore qualora esista un’utenza per la fornitura elettrica nel luogo di residenza. Pertanto a tutti i titolari d’utenza elettrica per uso domestico si addebita nella relativa fattura il pagamento del canone RAI, pari a 90 euro annuali. Tuttavia, non sempre il canone TV è dovuto in quanto l’Agenzia delle Entrate prevede diverse ipotesi in cui non deve essere pagato.
Come chiedere il rimborso del canone RAI quando è stato indebitamente pagato
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Il titolare del contratto di energia elettrica o gli eredi possono chiedere il rimborso compilando il modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate. Questo potrà essere inviato telematicamente mediante l’apposita applicazione web. Nonché mediante racc.ta A/R all’indirizzo “Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV- Casella postale 22, 10121 Torino”. Al plico dovrà allegarsi la copia di un valido documento di riconoscimento del titolare dell’utenza. Il rimborso sarà effettuato dall’impresa fornitrice d’energia mediante accredito sulla prima fattura utile. Esso avverrà entro 45 giorni dalla ricezione all’impresa delle informazioni necessarie per l’effettuazione del rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate. Qualora il rimborso non vada a buon fine da parte dell’impresa di energia elettrica, questo sarà effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
Cosa indicare nell’istanza per chiedere il rimborso?
Il richiedente dovrà indicare nell’istanza di rimborso la causale per cui lo si richiede come specificato dalla stessa Agenzia delle Entrate. I motivi da indicare nell’istanza di rimborso possono essere i seguenti:
- il richiedente o un altro componente del nucleo familiare è esente per effetto di convenzioni internazionali ed è stata presentata la dichiarazione sostitutiva;
- il richiedente o altro familiare ha compiuto almeno 75 anni con un reddito complessivo non superiore a 8.000 euro ed ha presentato la relativa dichiarazione;
- il richiedente ha pagato il canone con l’addebito in fattura e lui stesso o altro familiare lo ha pagato nuovamente con altre modalità;
- il richiedente lo ha pagato con addebito in fattura. Tuttavia è stato nuovamente pagato mediante addebito sulle fatture relative ad un’utenza intestata ad altro componente della stessa famiglia anagrafica;
- il richiedente non detiene apparecchi televisivi ed ha inviato la relativa dichiarazione sostitutiva.
Qualora vi siano altre motivazioni si potrà riassumere sinteticamente il motivo della richiesta nell’apposito spazio dedicato.
Ecco quindi come chiedere il rimborso del canone in modo semplice e veloce.
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