Andare in pensione anche se mancano 5 anni di contributi è possibile sfruttando una misura tra le più importanti oggi previste. Infatti basterà riscattare i 5 anni di studio universitario. Ma riscatto significa spendere dei soldi e adesso vedremo quanto costa ad un lavoratore trasformare come utili alla pensione anche gli anni passati a studiare per conseguire la laurea.
Spendere dei soldi per andare in pensione prima e nel frattempo recuperare una parte della spesa sotto forma di sconto IRPEF o magari pagare a rate. Sono tutte possibilità che la Legge offre a chi ha questa facoltà di scelta. Perché il riscatto è una opzione tra l’andare in pensione prima spendendo soldi, o non spendere un centesimo e restare al lavoro fino al raggiungimento della giusta anzianità contributiva.
Perché riscattare è conveniente per la pensione e per l’importo
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Il riscatto di laurea è un istituto che consente di rendere utili alla pensione i periodi di studio universitari. Una soluzione per quanti hanno terminato il periodo di studio arrivando ad ottenere il titolo previsto. Una facoltà molto importante per raggiungere i requisiti utili alla pensione, per anticipare l’uscita ma anche solo per prendere un assegno pensionistico più elevato. Trasformare gli anni di università in anni contributivi è una valida occasione, anche se occorre pagare gli oneri da riscatto, sia con la misura ordinaria che con il riscatto della laurea agevolato.
Con la Legge n° 26 del 2019 fu introdotta la possibilità per qualcuno, di riscattare la laurea in misura meno onerosa. Ma solo per chi ha iniziato a lavorare e quindi a versare i contributi dopo il 1996. Oppure per chi rientra nell’opzione contributiva ed ha:
- meno di 18 anni di contributi versati prima del 1996;
- almeno 15 anni di contributi versati;
- almeno 5 versati dopo il 1995.
Come chiedere 5 anni di contributi in più accedendo al Portale dei riscatti e delle ricongiunzioni dell’INPS
Con il riscatto è possibile pagare anche a rate ed in massimo 120 rate mensili. Inoltre quanto speso è deducibile dal reddito nel senso che riduce l’ammontare del reddito imponibile su cui si calcola l’IRPEF dovuta. Non esistono vie diverse da quella telematica per presentare domanda. Infatti chi intende avvalersi del riscatto e recuperare fino a 5 anni di contributi in questo modo, potrà farlo accedendo al sito istituzionale dell’INPS all’area “Prestazioni e servizi”. L’accesso è tramite SPID, CIE o CNS. Sul sito ufficiale dell’INPS infatti esiste una area dedicata a queste operazioni chiamata “Portale riscatti-ricongiunzioni”.
Tra l’altro sempre sul sito istituzionale della previdenza sociale c’è il simulatore personalizzato con cui gli interessati possono avere informazioni e calcoli sul corrispettivo dovuto. La possibilità di riscatto può essere sfruttata anche nel 2023 perché si tratta di una misura strutturale del sistema.