Lo smalto è un vezzo che moltissime persone si concedono. Non è più solo una prerogativa delle ragazze: anche i maschietti, grazie a nuovi modelli come Damiano dei Måneskin e Fedez, rapper e marito dell’imprenditrice super glamour Chiara Ferragni, ne fanno un uso sempre più largo. Sulle unghie dei giovanissimi non è raro trovare colori smaglianti e fantasie da far invidia alla migliore manicure, mentre molti preferiscono invece il classico nero, in un impeto di nostalgia goth e grunge anni Novanta. Insomma, vada come vada, lo smalto è un accessorio irrinunciabile della persona, ma anche uno di quelli che si consuma e si deteriora più facilmente. Una boccetta di colore passato di moda finisce nel cassetto e scompare per settimane. Poi, quando magari la si cerca per usarla, patatrac: lo smalto si è seccato.
Ma questo non è l’unico segnale da tenere in considerazione. È importante imparare come capire se uno smalto è vecchio, perché potrebbe essere inutilizzabile anche se ancora liquido. Per esempio, il cattivo odore è un segnale di tinta non più utilizzabile. Di norma, uno smalto standard dura circa 36 mesi, poi sarebbe opportuno smettere di stenderlo sulle unghie. Questo perché, una volta “scaduto”, esso perde le sue naturali caratteristiche, non si stende più con omogeneità e potrebbe addirittura danneggiare l’unghia, rovinandola. Come per altri prodotti, sulla confezione ci dovrebbe essere scritta la “data di scadenza”: una piccola M seguita da un numero che varia da 6 a 36 e indica i mesi di validità del prodotto dall’apertura. Questo può sicuramente essere un primo indicatore. Ma se non ci si ricorda quando è stato usato la prima volta?
Come capire se uno smalto è vecchio o se bisogna buttarlo via
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Oltre all’odore, alcuni importanti altri “sintomi” di uno smalto ormai non più utilizzabile sono il colore, che sembra spento, alterato o molto scuro rispetto all’originale. Si può provare anche a mescolarlo con il pennellino: se si divide, come se il liquido avesse una doppia consistenza, sicuramente è abbastanza vecchio. Infine, la prova dell’indosso: se si sbecca subito e non tiene la stesa, non è più utilizzabile. Come fare allora per evitare di buttare tutto via e provare a estendere la vita di questo cosmetico?
Rigenerare lo smalto secco
In profumeria di solito si vendono delle piccole boccette di diluente. Attenzione, non si tratta di acetone o di solventi simili, perché questi accelerano la degradazione del prodotto. Se non si sa come riconoscere questi diluenti, si può provare con dell’alcool denaturato. Poche gocce direttamente nella boccetta dello smalto possono fare miracoli. Ma c’è anche il classico rimedio della nonna: l’acqua bollente. Due minuti a bagno nel calore di un bicchiere pieno e anche lo smalto più duro riacquisterà un po’ di vitalità. Va subito mescolato bene affinché si amalgami meglio.
Quando però lo smalto è davvero troppo vecchio per poter essere indossato senza danni ai tessuti delle unghie, lo si può riutilizzare in mille modi in casa. Per esempio come vernice “di fortuna” per personalizzare oggetti, piccoli bijou, chiavi di casa e tanto altro. E tutte le donne conoscono il trucco magico: utilizzare lo smalto trasparente per “salvare” le calze smagliate!
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