Si preannuncia un inverno freddo con bollette alle stelle e termosifoni quasi spenti. La cosa migliore sarà coprirsi maniera adeguata almeno per uscire.
Ad esempio se siamo alla ricerca di un giubbotto per l’inverno, dovremmo valutare alcune caratteristiche come il tipo di imbottitura.
Come capire se un piumino è caldo dall’imbottitura
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Il piumino può avere due tipi di imbottitura, naturale in piuma o sintetica. La capacità di isolamento termico delle piuma è davvero superiore, a parità di peso, di quella sintetica. Se, però, viene bagnata perde il potere isolante. Quest’ultimo è infatti il prodotto delle “sacche d’aria” che si formano fra una piuma e l’altra e fra i filamenti dei queste. In questo modo si forma un mix di piume ed aria che isola termicamente. Altro vantaggio della piuma è la leggerezza: un capo con questo tipo d’imbottitura si indossa piacevolmente e non pesa sulle spalle. Potrebbe però esserci un problema etico e relativo all’utilizzo di piume d’origine animale. Bisogna, in questo caso, verificare che l’imbottitura rechi l’indicazione Responsible Down Standard (RDS). Questa sigla ci rassicura che le piume siano un materiale di scarto dell’industria alimentare e che non siano assolutamente prelevate da animali vivi.
Come scegliere il giubbotto
Nel caso di piume naturali possiamo avvalerci anche di un’altra informazione per comprendere se il giubbotto imbottito in piuma sarà veramente caldo, ossia il potere di riempimento. Questo dato indica quanto volume occupano 30 grammi (corrisponderebbe ad un’oncia) di piume. Più volume occupano maggiore sarà il potere di riempimento e di conseguenza la capacità di trattenere il calore del nostro corpo. I valori compresi fra 700 e 800 fill power indicano un ottimo prodotto molto caldo. La scala di calori va da 500 a 900 fill power (potere di riempimento).
Piume e piumini
Per l’imbottitura naturale bisogna fare però una distinzione fra piume e piumini. Di gran lunga più pregiata e calda è l’imbottitura di piumini che sono le piume che rivestono il petto di anatre e oche. Sono migliori perché i filamenti sono più lunghi e non sono muniti di rachide cioè la parte dura nel mezzo delle piume.
Facciamo poi attenzione quando troviamo una piuma in casa perché la rachide potrebbero perforare la fodera. Purtroppo questo accade di frequente.
L’imbottitura sintetica dei capispalla
Se preferiamo non avere prodotti di derivazione animale, per questioni allergiche o economiche, meglio prediligere l’imbottitura sintetica. Quest’ultima ha anche il pregio di poter essere lavata di frequente e soprattutto conserva il proprio potere isolante anche da bagnata.
Per avere la stessa capacità di isolamento termico del piumino naturale, però, occorrerà più imbottitura sintetica. L’imbottitura in poliestere è meno comprimibile e pertanto avremo capi più voluminosi per raggiungere il medesimo grado di calore di quello in piuma d’oca o anatra.
Scegliere il piumino in base alle rifiniture
Altri plus per valutare se il piumino che acquistiamo sarà davvero caldo sono le rifiniture. La fodera ad esempio invece del solito tessuto acetato, potrebbe essere in micropile che garantirebbe un’ottima tenuta contro il gelo. Inoltre le coulisse per stringere il piumino in vita o sull’orlo ci proteggono anche dal vento oltre che dal freddo così come i polsini in lana che preservando le braccia.
Prima di un acquisto bisogna chiedersi come capire se un piumino è caldo, onde rimanere delusi.
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