La pasta è il miglior cibo per molti italiani e non solo, ma come si fa a capire se si sta acquistando un prodotto di buona qualità al supermercato? Ecco che cosa si deve guardare prima di comprarla.
La pasta è l’alimento per eccellenza della cucina italiana, in tutte le regioni dello stivale. È un prodotto base che si ricava dalla lavorazione di diversi tipi di farina. Se ne ricavano diversi tipi e di diverse forme. Poi, per fare la famosa pastasciutta basta cuocerla in acqua calda salta e condirla a piacere.
Questo è il piatto preferito di moltissime persone, ma siamo sicuri di acquistare prodotti di qualità quando ci rechiamo al supermercato? Non potendo farla a mano, molti la includono nella lista della spesa. Ecco, allora, come capire se si sta acquistando una pasta di buona qualità al supermercato con qualche dritta da seguire.
Ci sono molti prodotti diversi esposti negli scaffali del supermercato, sono di diversi marchi e diversi prezzi. Serve una piccola guida per orientarsi e per non andare a prendere proprio quei prodotti che non corrispondono ai requisiti minimi di qualità.
I diversi tipi
Indice dei contenuti
I prodotti si distinguono in base a diversi elementi. Per prima cosa bisogna guardare il tipo di farina utilizzato: farro, riso, mais, soia, canapa, legumi, grano saraceno, quinoa. Poi, bisogna vedere se è un tipo di pasta fatta a mano o secca.
Un’altra distinzione è il tipo di impasto: all’uovo, dietetica, semola di grano duro, integrale, fresca o stabilizzata. Bisogna guardare se è ripiena oppure semplice.
Ci sono paste lunghe, corte, dalla superficie liscia o striata. Le tipologie più diffuse in base alla forma, infine, sono: pennette, spaghetti, linguine, gnocchi, maccheroni, sedanini, orecchiette, fusilli, farfalle, conchiglie e tanti altri.
Come capire se si sta acquistando una pasta di buona qualità: gli elementi utili
Vista la grande offerta per la grande quantità di produzione industriale, passando per gli scaffali del supermercato è utile individuare a colpo d’occhio una pasta di buona qualità da una che non lo è.
Innanzitutto, bisogna guardare il colore della pasta. Se è all’uovo è normale che sia molto gialla, ma se si tratta di pasta secca, allora, più è gialla e più c’è glutine al suo interno. Il glutine, se assunto in grandi quantità, può rappresentare un problema di infiammazione per l’organismo.
Insieme al glutine, bisogna considerare anche questo tipo di pasta, ovvero quella molto gialla, ha anche Atis, ovvero proteine che bloccano gli enzimi prodotti dal pancreas. Insomma, a lungo andare potrebbero dare dei problemi.
Nella pasta secca, infine, si genera la furosina, elemento aggressivo per l’intestino che non è presente nella pasta fresca. Anche quest’ultima, però, a seconda della farina utilizzata, hanno nutrienti diversi, quindi, è fondamentale impiegare un po’ di tempo per leggere l’etichetta.