Le nostre tavole durante le feste si tingono di colori e sfumature. In questo periodo portiamo in tavola sapori nuovi e frutti esotici scenografici, che danno un tocco d’eleganza ai nostri piatti. Mango, cocco, datteri, papaya, lichi, avocado, alchechengi. Sono solo alcuni dei frutti tropicali che attirano la nostra attenzione e curiosità nei supermercati e nei negozi di frutta al dettaglio. Tra colori e consistenze è necessario saper valutare la freschezza per portare a casa e gustare al meglio queste meraviglie che la natura ci dona.
Come capire se i frutti esotici, mango, cocco e datteri che compriamo al supermercato sono maturi
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Usati in cucina per la preparazione sia di piatti salati che dolci, i frutti esotici fanno ormai parte della nostra dieta mediterranea. I più conosciuti, mango, papaya, datteri e cocco, addobbano le nostre tavole soprattutto durante le feste. Ovviamente, da consumatori dobbiamo conoscere alcune dritte per poterne valutare la freschezza così da assicurarci un acquisto buono e sostenibile. In primis dobbiamo sapere quando i frutti esotici sono maturi al punto giusto, per essere consumati al meglio. Se decidiamo di acquistare un cocco, per esempio, dobbiamo tastarne la pesantezza. Se risulterà pesante sarà maturo, altrimenti è vecchio. I lichi devono essere ben sodi e non molli, poiché in questo caso sono acidi. L’avocado e il mango, invece, devono cedere sotto la pressione delle dita, altrimenti non sono abbastanza maturi.
Bontà esotiche
Nel caso dell’alchechengi, la carta non deve essere né verde né appassita. I datteri, dobbiamo valutarli alla vista: non devono avere macchie gialle o bianche, e devono essere lucidi e rugosi.
Altri frutti, che troviamo in giro per i supermercati o negozi al dettaglio, sono i kumquat (mandarino cinese) e la carambola (frutto a stella). Il kumquat è maturo alla perfezione quando la buccia non presenta alcune zone verdi. La carambola, invece, sarà ben matura quando il suo colore è un giallo scuro e le creste presentano delle venature marroni. Nel caso di venature verdi, il frutto potrebbe avere un sapore acidulo.
Tra Made in Italy e rarità
Il cambiamento climatico in atto favorisce, da qualche anno, la coltivazione anche in Italia della frutta esotica. E così, a Sud del Belpaese, troviamo una varietà di frutta Made in Italy che arriva direttamente sulle nostre tavole. Lime e lichi, oltre ai più famosi mango ed avocado, ci permettono di portare sulle tavole prodotti della nostra terra.
Oltre ai frutti esotici conosciuti, la natura ci offre alcune varietà rare, frutti poco diffusi ma certamente da scoprire. La guava, per esempio, la cui polpa è caratterizzata da un gusto dolce a metà tra la pera e la pesca. La pitaya (o dragon fruit), frutto dal gusto delicato. La maracuja, simile al frutto della passione, si differenzia per colore e grandezza. Questi frutti sono simili al mango e all’avocado, di conseguenza, possiamo valutarne il grado di maturità con la pressione delle dita e con l’olfatto.
Ecco come capire se i frutti esotici, mango, cocco e datteri che compriamo al supermercato sono maturi, per portare sulle nostre tavole un buon prodotto.
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