Sicuramente tra le cose il cui peso maggiormente si sente per le famiglie è l’aumento del costo che devono sostenere per luce e gas. Nonostante interventi normativi del Governo, rivolti a contenere il prezzo da pagare per le famiglie, le bollette sono aumentate nettamente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Determinante da questo punto di vista l’aumento del costo della materia prima e le difficoltà di approvvigionamento visti i problemi bellici dell’Europa dell’Est. Mai come adesso quindi c’è la corsa al risparmio delle famiglie, molte delle quali cercano soluzioni per spendere di meno. E sono aumentate le richieste di cambio operatore.
Come cambiare fornitore di luce e gas per risparmiare
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In genere sono le aziende fornitrici di luce e gas a contattare i clienti e le famiglie per offrire forniture a basso costo. Adesso però sembrano aumentare le persone che chiamano fornitori chiedendo tariffe o agevolazioni atte al risparmio. Ma cosa occorre fare per cambiare operatore, perché e a cosa prestare attenzione sono argomenti da approfondire. Le offerte sono molteplici, così come le promesse di risparmio.
Bollo, tasse e cosa si deve versare cambiando fornitore
Con l’ingresso del mercato libero che si è affiancato al mercato sotto la maggior tutela, cambiare fornitore di luce e gas è diventato più facile che in passato. Ed oggi il mercato libero può essere benissimo visto come una opportunità di risparmiare. Basta sapere cosa fare e cosa controllare. Per esempio chi passa dal mercato tutelato al mercato libero lo fa in maniera gratuita. Nessuna imposta, tassa o penale va pagata. Nessun nuovo contatore va montato.
Anche il passaggio all’interno del mercato libero da un’azienda all’altra è completamente gratuito. Diverso Il caso opposto cioè se dal mercato libero si passa a quello tutelato. In questo caso gli utenti devono versare un’imposta di bollo da 16 euro. Un’altra cosa che va detta è che nel mercato tutelato il costo dell’energia, che poi è quello che finisce nelle bollette ed è pagato dagli utenti, viene stabilito dai vari fornitori. In fase di scelta dell’azienda con cui sottoscrivere la fornitura, si può optare per costi fissi, tariffe, fasce orarie e così via. Nel mercato tutelato il costo è stabilito dall’Autorità, che a periodi prestabiliti fissa i massimali (in genere ogni tre mesi).
Come cambiare fornitore comodamente da casa
Se qualcuno si domanda come ambiare fornitore di luce e gas, la risposta è semplice. Tutto può essere fatto comodamente da casa, sia telefonicamente che in maniera telematica. Naturalmente esistono numerosi punti vendita di ciascun operatore che offre contratti nel mercato libero. Ma la via maggiormente utilizzata da chi ha interesse a cambiare fornitura è quella a distanza. Nulla dovrà fare l’utente se non contattare il fornitore e chiedere il trasloco dal vecchio al nuovo. A sottoscrizione del contratto effettuata, sarà cura del nuovo fornitore procedere con tutta l’operazione, comunicando le volontà del cliente di cambiare, sia alle autorità che allo stesso vecchio fornitore.
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