Un popolo intero che potrebbe tirare un gran sospiro di sollievo. Questo grazie alle parole del presidente della Commissione attività produttive della Camera, nonché responsabile Fisco della Lega, Alberto Gusmeroli. Una svolta davvero epocale. Andiamo a vedere quale.
Un provvedimento che pare rivoluzionario, soltanto perché, per 50 anni lo Stato ha prelevato delle tasse, in acconto, su redditi ancora non percepiti. Stiamo parlando del temutissimo, per il popolo in questione, che è quella delle partite IVA, acconto novembrino.
Puntuale come la pioggia in autunno (una volta?), ecco che, ogni anno, artigiani, liberi professionisti e commercianti, aspettavano la fatidica data del 30 novembre per versare l’anticipo al Fisco. Questo, spesso, ha generato richiesta di prestiti per poterla pagare o, peggio, l’evasione.
Da quest’anno si dovrebbe cambiare. Il condizionale è ancora d’obbligo, ma tutti sperano che presto possa diventare indicativo, quando il provvedimento verrà inserito nella nuova Legge di Bilancio. Se così fosse, i titolari di partita IVA andrebbero a pagare l’acconto novembrino da gennaio 2024 in rate proporzionate fino a giugno.
Una svolta epocale per il rapporto tra lavoratori autonomi ed Ente
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Gusmeroli è abbastanza sicuro di questo, anche se non è ancora stato messo nero su bianco. Si sa, però, che non è mai prudente. vendere la pelle dell’orso prima di averlo catturato. Tuttavia, sembra andare tutto in questa direzione. Con l’individuazione di un tetto di fatturato, intorno ai 500 mila euro, che permetterà a tutti coloro che non lo raggiungono, di non dover pagare in anticipo.
Così facendo si pagheranno le tasse sull’effettivo reddito guadagnato, con il progetto che dovrebbe già essere inserito nel decreto fiscale collegato alla Manovra. Non solo, quest’anno potrebbero fare da apripista i possessori di partita IVA fino a 500 mila euro, per poi estendere il provvedimento a tutti gli altri. Con la possibilità che, nei prossimi anni, riguardi anche pensionati e lavoratori dipendenti con altri redditi.
Come cambia il Fisco con la riforma sugli acconti dei partita IVA
Come farà il Governo a sostenere tutto ciò? Non ci sarà necessità di nessuna copertura di bilancio, ma solo di cassa. In questo modo, si genererà più liquidità per tutti i cittadini, mentre i conti dello Stato non verranno intaccati. Si spera, poi, che questa decisione possa essere un incentivo al pagamento, consentendo di programmarlo e diluirlo su un arco di tempo di sei mesi.
Abbiamo visto, dunque, come cambia il fisco con la manovra 2024. Utilizziamo un indicativo forte, nella speranza che un provvedimento come questo possa garantire un maggior gettito allo Stato e una serenità superiore ai contribuenti.