Non è raro che tra le persone ci sia quasi una fobia degli esami diagnostici. La realtà dei fatti è che oggi rappresentano una risorsa significativa per tutelare la salute.
Venire a conoscenza dei problemi e sapere come trattarli è una condizione essenziale per far operare nel modo migliore i medici. Un esempio di indagine particolarmente importante è la gastroscopia.
Come bisognerebbe prepararsi alla gastroscopia e a cosa serve
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La gastroscopia la si immagina come una piccola videocamera che, attraverso l’esofago, consente di vedere l’interno di esofago, stomaco e una parte di intestino. Ma ha anche altre possibili funzioni.
Come si legge su un documento informativo dell’Humanitas, sarebbe da fare a digiuno. Servirebbe, cioè, che non si mangi o si ingeriscano liquidi da almeno otto ore. Dunque se la gastroscopia è in programma per le 8 del mattino, bisognerebbe non ingerire nulla da prima della mezzanotte antecedente.
In tutti i casi si consiglia una cena leggera il giorno prima. Al momento dell’esame, attraverso un colloquio, si dovrebbe informare il medico su eventuali farmaci assunti, condizioni patologiche o allergie.
A cosa servirebbe la gastroscopia
La gastroscopia potrebbe essere una prescrizione del medico curante o dello specialista che segue un paziente. In genere la si indica nel caso in cui si debba fare i conti con problemi come il bruciore di stomaco, sensazioni di nausea, dolori o criticità legate alla nutrizione.
L’esame consentirebbe anche di prelevare dei campioni di tessuto e fare diverse tipologie di diagnosi. Si possono, ad esempio, riscontrare i margini per rilevare una condizione di celiachia, ma anche lesioni che siano indice di una possibile condizione pre-tumorale o tumorale. Oltre ai fini diagnostici, attraverso la gastroscopia si potrebbero rimuovere dei polipi benigni o affrontare altre tipologie di situazioni per le quali è possibile sfruttare la circostanza.
Dopo aver capito come bisognerebbe prepararsi alla gastroscopia e averne conosciuto l’importanza, può essere utile capire come avviene l’esame.
Come si farebbe la gastroscopia
L’esame ha una durata di 5-10 minuti e si potrebbe effettuare con l’ausilio di uno spray anestetico in gola. Con il paziente steso sul fianco sinistro, l’endoscopio viene introdotto nelle vie digestive. Può essere effettuata anche senza sedazione, ma in genere si usa la sedazione cosciente o, più raramente, quella profonda.
Chi si sottopone a gastroscopia dovrebbe restare sotto controllo fino alla fine degli effetti della sedazione. Successivamente, salvo indicazioni diverse, potrebbe anche mangiare.
Non dovrebbe, però, guidare o prendere decisioni importanti nella stessa giornata e fino al giorno dopo, considerati i possibili effetti della sedazione. La gastroscopia è ritenuto un esame sicuro e le complicazioni sono molto rare.
Chiedere sempre informazioni sulla preparazione
Qualora si prenoti una gastroscopia è comunque opportuno richiedere tutte le informazioni relative alle modalità di preparazione. Sarà verosimilmente la stessa struttura a cui ci si rivolge a fornire tutte le indicazioni necessarie per svolgere l’esame.
Tutti prima di una gastronomica dovrebbero, inoltre, confrontarsi con un medico. Questo perché ci sono anche altre situazioni da considerare. Ad esempio non andrebbero presi antinfiammatori a partire da cinque giorni prima dell’esame. Così come non si dovrebbero sospendere le terapie croniche. Occorrerà, dunque, fare un necessario punto della situazione.
Gli strumenti di diagnostica sono, dunque, una delle grandi risorse della medicina moderna. Meglio sfruttarli per fare luce su possibili disagi, come ad esempio un costante bruciore di stomaco.
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