Insieme agli Esperti di ProiezionidiBorsa capiremo come azzerare i costi del conto corrente BancoPosta e del libretto postale. Moltissimi contribuenti preferiscono custodire e affidare i propri risparmi alle Poste italiane piuttosto che aprire un conto presso un istituto bancario. In un precedente articolo abbiamo discusso in merito a “I 3 casi in cui conviene togliere i soldi dal conto corrente in banca o in posta”. Ciò perché esistono circostanze particolari in cui è preferibile chiudere un conto corrente e spostare i risparmi piuttosto che continuare a sostenere spese.
Tuttavia non tutti i contribuenti usano gli istituti di credito come semplici forzieri o cassaforti in cui mettere a riparo il denaro da eventuali furti. Ci sono titolari di conto corrente postale che ad esempio trovano comodo accreditare lo stipendio o l’assegno pensionistico. I costi relativi alla gestione del conto e al canone variano a seconda dei prodotti che il cliente di Poste italiane sceglie. E pur tuttavia esistono modi e strategie per azzerare i costi del conto corrente BancoPosta e del libretto postale. Con la consulenza del nostro team valuteremo quali accorgimenti utilizzare per ridurre ai minimi termini le spese di gestione dei servizi postali.
Come azzerare i costi del conto corrente BancoPosta e del libretto postale
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Il primo passo da compiere consiste nel richiedere l’accredito della pensione o della retribuzione mensile da lavoro sul conto BancoPosta. A ciò si deve aggiungere l’addebito del pagamento delle utenze domestiche relative ad esempio all’energia elettrica, al gas o alla fornitura idrica. In alternativa e sempre per ottenere l’azzeramento del canone mensile si può procedere all’acquisto di una polizza assicurativa. Come anche alla stipula di un mutuo o alla sottoscrizione di un Fondo BancoPosta Piani di accumulo capitale (PAC) o
di un pensione integrativa. Allo stesso modo per ridurre le spese di gestione del libretto postale occorre prestare attenzione alla quantità di denaro presente in deposito. Ciò perché mantenendo la giacenza media della liquidità sotto la soglia dei 5.000 euro il titolare del libretto non deve versare l’imposta di bollo.