Panta rei, diceva Eraclito migliaia di anni fa. Un concetto talmente elementare al quale non si sottrae neanche il dio denaro. Il riferimento in questo caso è ai prelievi di contante e quindi, indirettamente, anche al modo di pagare gli acquisti di beni e sevizi.
Molte banche, infatti, stanno chiudendo i loro sportelli ATM creando problemi di approvvigionamento di cash all’utenza. Vediamo allora come avere soldi contanti se la banca chiude lo sportello del paese o del quartiere.
Perché le banche chiudono gli sportelli ATM?
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Da anni si assiste a una lenta e inesorabile transizione verso i pagamenti digitali. Al riguardo il Covid ha dato un forte contributo sia in ottica di pagamenti cashless, sia in ottica di acquisti a distanza.
Inoltre, c’è da dire che oggi gli ATM rappresentano per le banche una voce di costo in costante crescita. A cascata sono aumentate le commissioni a carico dei clienti, che pagano fino a 3 euro per un prelievo presso lo sportello di una banca terza.
Questo insieme di cose spinge gli istituti a chiudere gli sportelli Bancomat. Se nel 2020 si contavano 23.481 filiali attive lungo lo Stivale, un anno dopo il censimento si è fermato a quota 21.650. In pratica, poco meno di 5mila Comuni sono sprovvisti anche solo di uno sportello bancario sul proprio territorio, e la quota maggiore è al Sud. Per il futuro le cose non sembra siano destinate a invertirsi.
Come avere soldi contanti se la banca chiude lo sportello nella piazza del paese
A questo punto vediamo quali potrebbero essere le strategie per fronteggiare un’eventuale carenza di ATM sul territorio.
Una prima soluzione passa per la ricalibratura dei prelievi. Anziché farne tanti quanti ne occorrono, anche di modesto importo, sarebbe più conveniente farne di meno ma più consistenti. Cioè prelevare più contante ad ogni singolo prelievo, fermo restando il proprio plafond giornaliero e mensile, oltre alla disponibilità di conto.
In alternativa, si può considerare il passaggio verso un nuovo istituto di credito con sufficienti sportelli attivi nel territorio in cui viviamo. Cioè si tratterebbe di chiudere il vecchio c/c e passare alla concorrenza, dove possibile e/o comunque conveniente.
Una variante della soluzione precedente sarebbe quella di aprire un c/c presso una banca che non fa pagare mai i prelievi. Potrebbe essere il caso delle banche online, che in genere prevedono una struttura dei costi molto conveniente per la clientela.
Adeguarsi al futuro dei pagamenti digitali
Infine altre due soluzioni passano per la riconversione del nostro modo di gestire i pagamenti. In un Mondo sempre più digitalizzato sarà in parte impossibile sottrarsi ai metodi di pagamento cashless, destinati anzi a crescere.
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di scegliere di pagare con carta di debito e/o credito in sostituzione del cash. Fermi restando i limiti previsti dalla Legge per i pagamenti in contante oltre certe soglie.
Infine, forse in futuro potrebbe diffondersi anche da noi la modalità di pagare a rate in rete. Ossia pagare nel tempo (secondo le condizioni del gestore del servizio) gli acquisti in Internet. Aldilà della convenienza o meno del pagare subito o a rate, anche tale soluzione rende in un certo senso superfluo il contante.
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