Come avere fino a 20.000 euro sul conto e anche più del 3% di interesse annuo? 3 strategie a confronto

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Secondo un noto detto, l’investire in sé non è pericoloso ma lo è il non sapere quello che si va facendo. Lo stesso principio, in fin dei conti, di quando si decide di restare liquidi sul conto “per paura” di sbagliare. Invece anche in quei casi si sta effettuando una precisa scelta (preferire la liquidità) con tutte le conseguenze del caso in termini di spese e perdite varie.  Come avere fino a 20.000 euro sul conto e avere oltre il 3% di interesse?

Infatti, al superamento di certe soglie liquide (giacenza media sopra 5mila euro) scatta l’imposta di bollo allo Stato. Essa colpisce tutti i c/c bancari e postali e tutti i libretto di risparmio, bancari e postali. Quanto ai costi di gestione del prodotto posseduto, tutto dipende da caso a caso. Cioè bisogna spulciare le condizioni contrattuali dell’intermediario di turno per stimare le spese annue. Infine c’è l’inflazione, e si tratta di veri salassi per tutti, nessuno escluso. Vediamo allora come avere fino a 20.000 euro sul conto e anche più del 3% di interesse annuo.

Combinare soldi sul conto con un titolo di Stato

Secondo diverse stime, la liquidità media sul conto degli italiani si aggira sopra i 15 e sotto i 20 mila € per rapporto. Prendendo quest’ultima cifra come riferimento, vediamo come combinare al meglio liquidità e interessi. Per esempio si potrebbero sfruttare 15mila € su strumenti altamente liquidabili senza precludersi la possibilità di guadagnare un interesse attivo. Il resto della liquidità sarebbe invece destinato a fronteggiare le spese più o meno prevedibili.

Una prima opzione potrebbe essere il BOT di durata infrannuale. Quello emesso di recente (ISIN: IT0005549388) scadrà il 14 giugno 2024 e al momento quota sui 96,48 centesimi. Cioè da qui a un anno renderà il 3,648% lordo, mentre col tempo il bond si porterà naturalmente (salvo eccezioni) verso il valore 100 di rimborso finale.

Come avere fino a 20.000 euro sul conto e anche più del 3% di interesse annuo?

Per chi ha i soldi alle Poste (dal 6 giugno sono saliti i tassi su alcuni buoni postali) una buona alternativa è quella dell’offerta Supersmart. L’offerta è destinata ai titolari di libretto postale Smart, ai quali l’emittente paga a scadenza un interesse maggiore sulle somme a vincolo.

A metà giugno sono previste due opzioni a beneficio dei risparmiatori. La prima, standard, dura 360 giorni e riconosce l’1,50% di interesse annuo lordo a scadenza. Quella Premium (solo per chi apporta nuova liquidità) è sicuramente più ricca e generosa in termini di guadagni finali. A scadenza (ossia dopo 300 giorni) si incassa un tasso lordo annuo del 3,00%.

Entrambe le soluzioni sono prontamente disattivabili a richiesta del titolare del libretto. Ovviamente in tal caso matureranno solo gli interessi al tasso base pro tempore vigente, e non quelli dell’offerta attivata.

Il conto deposito libero o a vincolo

Infine ecco l’idea di combinare al meglio conto corrente e conto deposito (CD) per sfruttare la liquidità disponibile. Qui i parametri di scelta, e quindi di combinazione, si sprecano. Si può optare per un c/c e un CD gestiti entrambi dalla stessa banca, oppure per un CD libero o vincolato a seconda delle esigenze o meno della liquidità. Oppure si può fare la scelta in base a una promozione in corso o alla durata del deposito (a 3, 6, etc mesi) proposto dall’emittente e così via.

In generale vale il principio per cui alla presenza del vincolo e all’aumentare del tempo salgono gli interessi attivi maturati. Al momento, i migliori prodotti della famiglia arrivano a rendere fino al 4-4,50% lordo annuo sui depositi a vincolo per 12 mesi. Per durate più brevi e/o prive di vincoli gli interessi scendono da caso a caso.

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