Scegliere il calcolo contributivo della pensione è penalizzante dal punto di vista degli importi, e questo tutti lo sanno. Il sistema contributivo, infatti, prevede che il calcolo della prestazione pensionistica sia basato sul montante dei contributi versati. La differenza rispetto al meccanismo retributivo è netta. Infatti nel sistema retributivo la pensione è commisurata agli stipendi dell’ultimo periodo di lavoro del futuro pensionato. Ormai quasi tutte le pensioni vengono liquidate con il sistema contributivo. O meglio, quasi tutte le pensioni sono liquidate, per la maggior parte della loro quota, con il sistema contributivo. È del tutto evidente che allo stato attuale delle cose i neopensionati sono profondamente penalizzati rispetto ai vecchi. Ma alcune soluzioni per aumentare la propria pensione, anche con il sistema contributivo, e subire meno la penalizzazione esistono.
Dal retributivo al contributivo, differenze sostanziali
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Come dicevamo, le differenze tra calcolo retributivo e calcolo contributivo della prestazione sono assai evidenti. Resta il fatto che il sistema contributivo è nato per dare più equità al sistema, per gravare meno sulle casse pubbliche e per dare al pensionato la pensione effettivamente spettante in base ai contributi che lui stesso ha versato durante la carriera. In effetti non è raro trovare nel passato lavoratori che, grazie al metodo retributivo, a fronte di piccole carriere e con qualche stratagemma, hanno recuperato pensioni più alte. Magari riuscendo a spuntare uno stipendio più alto negli ultimi mesi di carriera, che si traduceva in una pensione più alta di quella che effettivamente avrebbero dovuto prendere. Con il sistema contributivo, invece, tutto ciò non si dovrebbe poter fare perché i contributi versati durante la carriera lavorativa finiscono in una specie di salvadanaio.
Come aumentare la pensione sfruttando il calcolo contributivo
Partendo dal montante contributivo, prima si esce dal lavoro e meno si prende di pensione. Infatti il montante contributivo viene trasformato in pensione per il tramite di alcuni coefficienti che sono meno favorevoli al pensionato quando più giovane è l’età di uscita dal lavoro. Anche se può sembrare più virtuoso dal punto di vista dell’equità sociale, anche nel metodo contributivo, le retribuzioni non hanno cessato di essere importanti per il calcolo della prestazione. Bisogna ricordare infatti che la retribuzione, dal momento che i contributi versati sono commisurati allo stipendio percepito, resta fondamentale. L’aliquota contributiva pari al 33% si applica sullo stipendio. Più alto è lo stipendio, più elevati sono i contributi previdenziali versati e naturalmente più alta sarà la pensione percepita.
Come far salire la propria pensione
Soluzioni sul come aumentare la pensione sfruttando alcuni metodi esistono. In altri termini, sistema contributivo o retributivo che sia, riuscire a prendere uno stipendio più alti sul finire della carriera è molto importante per incrementare il valore della pensione che si andrà a percepire. Inoltre, per poter incrementare la prestazione pensionistica, l’interessato può chiedere di eliminare alcuni contributi che potrebbero danneggiarlo a livello di importo della pensione. Infatti non tutti i contributi versati sono utili alla pensione. Soprattutto se non servono per raggiungere i requisiti di accesso. Un tipico esempio sono i contributi da disoccupazione, spesso nettamente più bassi rispetto allo stipendio. La contribuzione figurativa è utile al diritto e al calcolo della misura, ma è evidente che abbassano la media. E soprattutto per chi ha più di 18 anni di contributi versati prima del primo gennaio 1996, con diritto al retributivo fino al 2012, il taglio è maggiore.
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