Arrivati al capolinea per percepire la pensione, in molti hanno una brutta sorpresa perché non rispecchia le aspettative. Ma non tutti sanno che è possibile aumentare la pensione iniziando con eliminare una ritenuta fissa mensile che pagano quasi tutti e non lo sanno. Poi ci sono altri consigli che permettono di aumentare l’assegno pensionistico mensile. Quindi, analizziamo come aumentare la pensione nel 2021 seguendo questi semplici consigli.
La ritenuta sindacale applicata sull’assegno che non tutti sanno
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La prima cosa da fare è controllare se sul cedolino mensile compare la ritenuta sindacale. Non tutti sanno che, quando ci si scrive ad un sindacato, si concede mandato per trattenere la ritenuta sindacale dalle prestazioni richieste: pensione, disoccupazione indennizzata (NASPI), DIS-COLL, ASDI, Cassa Integrazione.
Per eliminare l’addebito della trattenuta sull’assegno pensionistico, bisogna inviare comunicazione all’INPS. È possibile trovare qui tutte le informazioni.
Come aumentare la pensione nel 2021 seguendo questi semplici consigli
È possibile operare tre metodi che permettono di aumentare l’assegno pensionistico, si tratta della: ricongiunzione, totalizzazione e cumulo.
La ricongiunzione contributiva permette di riunire la contribuzione, accreditata in varie gestioni previdenziali, in un’unica cassa. Con questo sistema si ottiene un assegno pensionistico più alto. Lo stesso discorso è da considerare per il cumulo e la totalizzazione contributiva.
Questi tre metodi permettono di riunire i contributi versati in varie casse previdenziali in un’unica cassa per raggiungere i requisiti richiesti per la pensione. Il cumulo e la totalizzazione contributiva sono gratuiti e si possono cumulare i periodi contributivi non coincidenti.
Mentre, se si hanno periodi coincidenti bisogna operare la ricongiunzione che è onerosa e il costo è a totale carico del contribuente. Da considerare che comunque è un onere deducibile ai fini IRPEF. Questo significa che diminuisce il reddito imponibile IRPEF da sottoporre a tassazione.
Riscatto contributivo
Ecco come aumentare la pensione nel 2021 seguendo questi semplici consigli sopra riportati. Ma esiste un altro modo per ottenere una pensione più alta. Riguarda il riscatto dei contributi a titolo oneroso. Ecco alcuni periodi che si possono riscattare:
a) corsi universitari (è possibile, se ci sono le condizioni, accedere al riscatto agevolati del corso di studio di laurea);
b) periodi di lavoro svolti con rapporto di collaborazione continuativa e coordinata (prima dell’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata);
c) periodi di sospensione o interruzione del rapporto di lavoro;
d) periodi di congedo per motivi familiari o personali;
e) periodi di aspettativa per gravi motivi familiari;
f) riscatto di periodi di assenza facoltativa per maternità;
g) riscatto del periodo di congedo per formazione;
h) periodi di servizio civile successivo al 1° gennaio 2009;
i) periodi di occupazione per lavori socialmente utili;
j) ulteriori periodi previsti dalla normativa.
Inoltre, è possibile riscattare anche i periodi che non risultano versati, nonostante ci sia l’esistenza del rapporto di lavoro. Si tratta della costituzione di rendita vitalizia.
Il riscatto, come sopra menzionato, è oneroso e il calcolo segue lo stesso principio della ricongiunzione contributiva. Anche in questo caso, i contributi pagati rappresentano un onere deducibile da inserire nella dichiarazione dei redditi nell’anno in cui sono versati. Sono utili a diminuire la base del reddito imponibile ai fini IRPEF.
In alcuni casi è possibile aumentare la pensione con la maggiorazione contributiva; si tratta di contributi aggiuntivi riconosciuti per particolari tutele.
Ad esempio: in base ai lavoratori con invalidità superiore al 74%, cecità o inabilità lavorativa. Oppure, in base al servizio prestato (aerei o navi militari).
Aumentare la pensione con i contributi volontari o la contribuzione figurativa
Poi, se i contributi non sono sufficienti per accedere alla pensione o solo perché si vuole raggiungere un montante più alto, è possibile versare i contributi volontari. Bisogna considerare che i contributi volontari si possono versare per periodi non lavorati. Infatti, In alcuni casi sono utili ad integrare i periodi di lavoro a contratto parziale e, dunque, hanno una duplice valenza: anticipare e aumentare la pensione.
Per poter accedere ai contributi volontari bisogna avere particolari requisiti e presentare domanda di autorizzazione all’INPS. È possibile consultare qui le istruzioni INPS.
Infine, controllare se ci sono periodi coperti da contribuzione figurativa da riscattare gratuitamente. In alcuni casi sono accreditati d’ufficio dall’INPS, e non bisogna fare domanda. Ma ci sono casi in cui l’INPS prevede l’accredito solo su richiesta dell’interessato, come ad esempio il servizio militare.
Inoltre, anche dopo aver percepito l’assegno della pensione è possibile effettuare il ricalcolo della pensione o la ricostituzione. Questa operazione, di solito, è eseguita quando l’INPS abbia effettuato male i calcoli o non ha considerato periodi contributivi. Oppure, quando il lavoratore acquisisce dei contributi pregressi, figurativi o da riscatto, dopo la liquidazione della pensione.
Concludendo, per come aumentare la pensione nel 2021 seguendo questi semplici consigli, è necessario controllare spesso il proprio estratto contributivo. Se si riscontrano delle anomalie o periodi non coperti da contribuzione è consigliato rivolgersi ad un patronato, oppure, direttamente all’INPS.