Tra quelli europei, l’Italia è uno dei Paesi dove da tempo è difficile l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro. Da un lato, infatti, la disoccupazione è storicamente alta e dall’altro le imprese spesso non riescono a completare le assunzioni programmate. In quanto a mancare è molto spesso la manodopera specializzata.
Di recente, inoltre, molti imprenditori italiani si sono lamentati del fatto che non si trovano candidati nemmeno per i lavori più umili. Attribuendo in molti casi la colpa al reddito di cittadinanza. Una misura di aiuto economico alle famiglie che porterebbe le persone a prendere il sussidio da un lato e a rinunciare a cercare un’occupazione dall’altro.
Al netto di queste potenziali criticità, pur tuttavia, vediamo come un’impresa può assumere. Soprattutto, poi, vediamo quando il datore di lavoro assumendo personale può pure beneficiare di incentivi e di Bonus e anche di sgravi fiscali e anche contributivi.
Come assumere un lavoratore e quando il datore di lavoro può ottenere incentivi e sgravi fiscali
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Nel dettaglio, l’iter di assunzione di un lavoratore è molto semplice. Si tratta, infatti, della stipula di un contratto a fronte del riconoscimento al lavoratore di una retribuzione che rispetti accordi collettivi, regolamenti e contratti individuali e/o territoriali.
In questo caso la prestazione di lavoro è di tipo subordinato. Con il lavoratore che presta la propria opera manuale o dell’ingegno. Il datore di lavoro che, nell’impartire gli ordini, fornisce al lavoratore tutti gli strumenti e/o tutte le materie prime che sono necessarie per svolgere tutte le mansioni assegnate.
Ai sensi di Legge, inoltre, assumendo alcune categorie di lavoratori l’imprenditore può beneficiare, come sopra detto, di incentivi e di sgravi fiscali e anche contributivi. La normativa in merito cambia spesso. In linea generale, però, gli incentivi, gli sgravi fiscali e contributivi ed eventualmente anche altri Bonus scattano con l’assunzione di giovani e di disoccupati di lungo corso. Ma anche, su come assumere un lavoratore, i disabili e le donne e da tre anni a questa parte, poi, pure i beneficiari del reddito di cittadinanza.
Come reclutare personale senza assunzione e nel pieno rispetto della Legge
Nel rispetto della Legge, e della normativa vigente sul lavoro accessorio, le imprese possono pure reclutare personale senza assunzione. In particolare, possono farlo attraverso la formula della prestazione di lavoro occasionale. In passato, invece, anche per inquadrare questa tipologia di lavoro era possibile pagare il lavoro accessorio con i voucher. Detti anche buoni lavoro.
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