Come arrivare a prendere una pensione pari o più alta dell’ultimo stipendio percepito con un paio di soluzioni che pochi conoscono ma che sono facilmente utilizzabili

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Passare dal lavoro alla pensione è una vera rivoluzione per la vita di tutti. Oltre agli oggettivi cambiamenti di stile di vita, al riposo dopo una lunga carriera e alla cura di ciò che è stato trascurato durante gli anni di lavoro, anche il reddito cambia. In linea di massima infatti va considerato il fatto che la pensione è quasi sempre più bassa dell’ultimo stipendio percepito. Usare il condizionale è lecito, perché c’è chi riesce a percepire una pensione se non più alta, quanto meno pari allo stipendio. Naturalmente occorre sapere cosa fare e soprattutto, pensarci per tempo, per non arrivare il giorno della pensione, con l’amara sorpresa.

Come arrivare a prendere una pensione pari o più alta dell’ultimo stipendio percepito con un paio di soluzioni che pochi conoscono ma che sono facilmente utilizzabili

Regole spesso stravolte di anno in anno e variabili, rendono il calcolo della pensione quanto di più difficile esista. Una cosa è certa però, che la pensione è sempre inferiore all’ultimo stipendio percepito. La tendenza è sempre peggiorativa visto che man mano che passano gli anni e meno peso hanno gli anni di contributi versati nel sistema retributivo, che è quello di maggior favore per il pensionato. Infatti il calcolo della pensione nella stragrande maggioranza dei casi si basa sul sistema misto. Per i contributi versati dopo il 1995, o dopo il 2011 per quei lavoratori con almeno 18 anni di versamenti antecedenti il 31 dicembre 1995, vige il calcolo contributivo.

Questa parte di pensione è calcolata in base all’ammontare dei contributi versati ogni anno dal lavoratore durante la carriera. Per quelli antecedenti tali date invece, si applica il calcolo retributivo. In questo caso la pensione è calcolata in base agli ultimi 5 anni di stipendio percepito.

Occorre recuperare soldi dalla previdenza integrativa per non rimetterci troppo

Statistiche alla mano, che restano sempre dati generici visto che le pensioni sono variabili da lavoratore a lavoratore, per i contributivi la pensione è nettamente inferiore agli ultimi stipendi. Infatti rispetto alla retribuzione dell’ultimo anno di carriera un contributivo puro (inizio carriera dopo il 1995), percepirà il 45% in meno passando dallo stipendio alla pensione. Un taglio di circa la metà che sicuramente si fa sentire per i malcapitati pensionati.

L’entrata in vigore del sistema contributivo ha prodotto anche questa sorta di penalizzazione di assegno oltre ad inasprire le regole per lasciare il lavoro. Infatti per chi è andato in pensione con il sistema totalmente retributivo, la perdita massima registrata di pensione rispetto allo stipendio era nell’ordine del 10%. Senza considerare gli stratagemmi utilizzati in passato. Di solito erano promozioni e ruoli che sul finire delle carriere erano gentile omaggio dei datori di lavoro per i lavoratori. Riuscire a prendere di più di stipendio negli ultimi 5 anni di carriera significa prendere una pensione più alta ed avvicinarla allo stipendio medio percepito.

Il come arrivare a prendere una pensione più alta può passare anche dalla previdenza alternativa a quella obbligatoria. Chi non ha alternative al calcolo contributivo, dovrebbe virare verso una forma di previdenza complementare o integrativa. Versare in un fondo che garantisca una rendita futura anche minima, ma in grado di implementare la pensione futura avvicinandola allo stipendio dal punto di vista dell’importo.

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