Il contratto di espansione, come strumento di accesso anticipato alla pensione, ha trovato conferma nella Legge di Bilancio 2022. La proroga è caratterizzata anche da un’estensione della platea dei beneficiari, per il 2022-2023. L’opzione, infatti, oggi si può applicare ai dipendenti di imprese private, con organico aziendale non inferiore a 50 unità lavorative. In tal modo, si potrà accedere alla pensione anticipata ben 5 anni prima. Ciò, in base a quanto stabilito dalla riforma degli ammortizzatori sociali. In quest’articolo, quindi, ci occuperemo di come andare in pensione anticipatamente, a 62 anni con il contratto di espansione grazie alle novità della Legge di Bilancio 2022.
Quest’ultima, come indicato, ha esteso sensibilmente la platea dei destinatari della misura che, inizialmente, era prevista solo per le grandi aziende. Sicché si è passati dal Decreto Crescita 2019, che richiedeva più di 1.000 unità lavorative, alla attuale legge di Bilancio 2022. Questa, come detto, richiede solo 50 dipendenti, estendendo così la misura anche alle PMI.
Come andare in pensione anticipatamente, a 62 anni con il contratto di espansione grazie alle novità della Legge di Bilancio 2022
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Con il contratto di espansione sono previsti accordi per lo scivolo pensionistico con staffetta e la riduzione dell’orario di lavoro. Il vantaggio della misura sta nel consentire alle aziende di mandare in pensione i lavoratori anticipatamente, su base volontaria. Il tutto, con un anticipo fino a 60 mesi prima rispetto a quello previsto per la pensione di vecchiaia o anticipata. Di conseguenza, l’accesso al trattamento pensionistico avverrà a 62 anni, invece dei 67, con almeno 20 anni di contributi; oppure con 37 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 36 anni e 10 mesi per le donne.
Si consideri, invece, che per la pensione anticipata, sono richiesti 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. A fronte di questi evidenti vantaggi riguardanti i tempi di accesso alla pensione, vi sono però degli svantaggi negli importi percepibili. Vediamo quali.
Condizioni del pensionamento anticipato con il contratto di espansione
Andando in pensione con lo scivolo vi sono delle conseguenze in termini di taglio dell’assegno previdenziale e/o di costi da sostenere. Secondo i calcoli dei sindacati, accedendo a questa formula si rischia un taglio dell’assegno previdenziale fino ad un quarto. Il tutto con una perdita economica che può arrivare fino ad 80.000 euro. La convenienza circa l’accesso a questa formula di pensionamento è, dunque, sicuramente soggettiva. Per i lavoratori prepensionati, detta perdita economica è legata alla mancata maturazione del TFR negli ultimi anni di lavoro.
Ad essa, poi, si aggiunge, naturalmente, anche il mancato versamento dei contributi previdenziali per lo stesso periodo. In tal modo, quindi, matura un assegno previdenziale di importo minore rispetto a quello spettante sulla base dei requisiti ordinari. Sicché, come indicato, andando in pensione 5 anni prima, si subisce un taglio immediato dello stipendio del 22%. Invece, il taglio passerà al 10/15% quando accederà alla vera e propria pensione.