Come aiutare un gatto randagio nel modo migliore e cosa dargli da mangiare

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Dai dati ufficiali risulta che in Italia ci sono circa 2,4 milioni di gatti randagi, mentre i cani senza casa sono tra 6.000 e 7.000 esemplari. Il fenomeno del randagismo è più diffuso nel Sud Italia, tuttavia, ovunque si possono incontrare gatti randagi che hanno bisogno di aiuto.

Per questo motivo sono nate le associazioni che si occupano di animali trovati per strada e cercano di farli adottare, dopo averli curati. Ma se capita un incontro di questo tipo, è sicuramente utile sapere come aiutare un gatto randagio nel modo migliore.

Può succedere che felini senza casa disturbino gli animali domestici, possano creare dei danni nel giardino o nell’orto. In questo caso sarebbe giusto allontanarli con metodi del tutto innocui, senza far loro del male. Ci possono essere gatti aggressivi oppure gatti più tranquilli. Ecco qualche consiglio su come agire.

Come aiutare un gatto randagio e come avvicinarlo

I gatti randagi, purtroppo, hanno una vita molto difficile, oltre che breve. Questo perché, non avendo una casa e delle cure, si ammalano, portano malattie ad altri animali o alle persone. Inoltre, sono sporchi, sono diffidenti, arrabbiati e imprevedibili.

Tra questi, però, possono esserci degli animali che sono stati abbandonati e che sanno che cosa vuol dire avere a che fare con le persone ed essere amati. Non è così difficile, quindi, cercare di aiutare qualche gatto in difficoltà. La prima cosa da fare è cercare di capire se è veramente randagio. Ci sono alcuni gatti che sono abituati a vivere un po’ in casa e un po’ fuori casa.

Per farlo si può scattare una foto e approfittare dei social. Si può far vedere la foto al veterinario che si trova nella zona o ai gattili, se presenti nelle vicinanze. Nel frattempo, bisogna cercare di occuparsi del gatto, ma facendo assoluta attenzione. Infatti, occorre portare abiti lunghi, nel caso di graffi o morsi. I gatti randagi che mordono o graffiano possono diffondere malattie, come la rabbia, e scatenare gravi problemi di salute.

In qualsiasi caso, mai cercare di prenderlo. Il gesto potrebbe spaventarlo oppure innescare in lui una reazione violenta. Per avvicinare un gatto randagio ci vuole tanta pazienza, tanta calma e, soprattutto, tanto tempo. Se il suo aspetto è molto brutto significa che è malato e bisogna assolutamente chiamare degli esperti.

Come guadagnare la sua fiducia

Se attorno alla propria casa c’è un gatto che fa capolino spesso si può provare con il lasciare del cibo dove lui potrà vederlo e trovarlo facilmente. Tuttavia, per alcuni giorni è consigliato lasciare il cibo e andarsene per lasciarlo solo.

Dopo alcuni giorni, una possibile strategia è quella di lasciare il cibo, aspettarlo, allontanarsi e accovacciarsi. In questo modo si può capire se il gatto è aggressivo, se è calmo, a disagio oppure no. Se il gatto mangia con la persona a distanza accovacciata, significa che piano piano si può tentare un avvicinamento nel corso dei giorni successivi.

Una tecnica molto semplice per avvicinarsi è allungare la mano e vedere come reagisce. Meglio se nella mano si ha un cucchiaio con del cibo in modo da fargli vedere che è un’offerta di pace. Se il gatto reagisce bene, è meglio abituarlo il più possibile e poi prenderlo e portarlo dal veterinario.

Cosa dargli da mangiare e le possibili scelte

Dal momento che un gatto randagio ha sicuramente un’alimentazione scarsa e scorretta, oltre ad essere probabilmente malato, è sempre meglio dare del cibo secco. Quindi, i croccantini sono sempre la soluzione migliore. Qualche volta si può provare con avanzi caldi del proprio piatto.

Tuttavia, una volta conquistata la fiducia e magari convinti anche i genitori a tenerlo, si deve prenotare una visita dal veterinario spiegando bene la situazione. Sarà necessario munirsi di un trasportino.

L’esperto inizierà tutti i trattamenti del caso e poi vi chiederà se vorrete tenerlo oppure affidarlo a qualche associazione. La scelta di tenere un animale domestico è molto importante. Non è un giocattolo o un peluche. Occorre essere preparati e sapere che occuparsene avrà un costo.

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