Come addormentare un bambino che non vuole dormire: ecco il libro bestseller che farà crollare i tuoi figli dal sonno in pochi minuti

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In molte famiglie l’ora delle 21.00 o 22.00 è una vera lotta perché i bambini non vogliono andare a dormire. C’è un libro che ha registrato vendite boom dal 2015 ad oggi e che promette di far addormentare i tuoi figli in un batter d’occhio. 

Ma di cosa si tratta e qual è il pregio di questo libro che ha creato un tamtam fra i genitori. Di certo un libro che ti fa addormentare non sarebbe così lusinghiero per l’autore  ad eccezione di Carl-Johan Forssen Ehrlin che ha scritto “Il coniglio che voleva addormentarsi”.

Questo libro inizialmente autopubblicato promette, come da copertina, di essere un modo nuovo per far addormentare i bambini.  All’epoca della pubblicazione fu il primo libro autoprodotto a conquistare la vetta della classifica dei libri più venduti da Amazon. Carl-Johan Forssen Ehrlin è, infatti, uno psicologo che ha studiato un metodo di scrittura per far addormentare anche il bambino più vivace in appena 26 pagine. Prima di correre in una libreria per bambini, vediamo in cosa consista questo particolare tipo di scrittura e perché è ottimo come libro per l’estate.

Come addormentare un bambino che non vuole dormire: ecco il libro bestseller che sembra davvero efficace

L’autore svedese ha conquistato moltissimi lettori ma soprattutto genitori disperati all’ora della nanna. “Il coniglio che voleva addormentarsi” è un albo illustrato che utilizza sottili espedienti psicologici per far venire sonno al bambino. In parte, pare ispirarsi all’ipnosi eriksoniana ma iniziamo dalla storia. Nel libro si narra del coniglietto Camillo che va in cerca di Sonno Perduto insieme a Mamma Coniglia e dovrà recarsi da Mago Sbadiglio che vive dall’altra parte del prato. Nel frattempo incontrerà alcuni animaletti, tutti con qualche consiglio sul sonno.

Ad esempio la Civetta consiglia a Camillo un vero e proprio metodo di rilassamento simile al training autogeno. La Civetta suggerisce di sentire pesanti diverse parti del corpo, prima le gambe, poi le braccia etc. La tecnica di scrittura è volta all’immedesimazione fra Camillo e il bambino, infatti tutta la prima parte intende creare una vicinanza fra protagonista e ascoltatore. Quindi gli esercizi di Camillo saranno anche quelli del bimbo.

Tecniche di scrittura per dormire

È essenziale che il libro sia letto perché il bambino deve già essere sdraiato nel suo lettino. La prefazione fornisce vere e proprie istruzioni al lettore per procedere. Ad esempio quando nel testo ci sarà scritto “nome”, il lettore pronuncerà il nome del bambino. Quando si indicherà “sbadiglio” bisognerà sbadigliare mentre il grassetto indica di evidenziare con il tono di voce un certo passaggio del libro. Il corsivo, invece, indica che bisogna leggere lentamente.

Inoltre si trovano sintassi particolari, con diverse allitterazioni come la parola “adesso” ripetuta molto volte. Non si tratta comunque di indurre uno stato ipnotico anzi gli effetti del sonno potrebbero arrivare dopo qualche sera. Dallo stesso autore nel 2016 è uscito “L’elefantina che voleva addormentarsi” ed in questo albo seguiremo le vicende di Evelina l’elefantina che attraversa il bosco magico per addormentarsi. Anche in questo caso si consiglia di leggere la fiaba dai 3 anni in poi.

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