La pensione lavoratori precoci Quota 41 permette l’accesso a coloro che hanno maturato i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2021. Per poter aderire a questa forma pensionistica i lavoratori devono presentare la domanda di certificazione del diritto entro il 1° marzo 2021. Questa è la prima finestra mobile del 2021, l’ultima è quella del 30 novembre ed è considerata domanda tardiva. Ecco come accedere alla pensione lavoratori precoci con Quota 41 nel 2021, regole e scadenze da rispettare.
Pensione anticipata Quota 41 nel 2021
I lavoratori precoci sono coloro che hanno versato almeno 52 settimane di contributi prima del compimento del diciannovesimo anno di età. Il Decreto Legge n. 4/2019 ha previsto il blocco dell’adeguamento dell’aspettativa di vita fino al 2026. Questo significa che i requisiti resteranno invariati fino al 31 dicembre 2026. Quindi, il requisito contributivo resta fermo a 41 anni, senza l’aumento di cinque mesi in più.
Come accedere alla pensione lavoratori precoci con Quota 41 nel 2021, regole e scadenze? Se i lavoratori hanno i contributi versati in più casse previdenziali possono raggiungere il requisito contributivo con il cumulo, facendo confluire i contributi in un’unica cassa. Sono escluse le casse private.
Inoltre, lo stesso Decreto Legge n. 4/2019 ha previsto una finestra di tre mesi dal perfezionamento dei requisiti.
I requisiti richiesti nel 2021
Riepilogando su come accedere alla pensione lavoratori precoci Quota 41 nel 2021, regole e scadenze da rispettare in base alle finestre di uscita. La prima scadenza per presentare la domanda della certificazione dei requisiti è il 1° marzo 2021.
I requisiti richiesti, oltre le 52 settimane di contributi utili versati prima del compimento del diciannovesimo anno di età sono:
a) requisito contributivo di 41 anni;
b) appartenere ad una delle quattro tutele previste dalla normativa.
Le quattro categorie di tutela si possono così riassumere:
a) lavoratore disoccupato, che ha perso involontariamente il lavoro e ha terminato di percepire da tre mesi gli ammortizzatori sociali;
b) lavoratore caregiver, che assiste da almeno sei mesi il parente di primo grado convivente in situazione di disabilità grave. Si passa al secondo grado nel caso il parente o il coniuge è affetto da patologie invalidanti o ha più di 70 anni.
c) lavoratori addetti alle mansioni gravose da almeno sei anni negli ultimi anni sette anni. Oppure, da almeno sette anni negli ultimi dieci anni. Sono 15 le categorie di lavoratori gravosi previste dalla Legge.
d) lavoratori invalidi con una percentuale del 74%.