L’autunno è ancora un tempo perfetto per completare i lavori di edilizia domestica prima del grande freddo. C’è chi decide di imbiancare casa (anche se i costi sono saliti assai), chi è intento a rifare gli infissi, chi a rimodernare il bagno. Lo si fa per ragioni di igiene o per riparare e/o sostituire i pezzi difettosi o per motivi di gusto.
Vediamo allora come abbinare piastrelle e rivestimento del bagno piccolo o che soffre in termini di luce naturale.
Meglio usare per il bagno un pavimento a parte o uno identico al resto della casa?
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Quasi sempre il primo dubbio attiene alla scelta del pavimento. È preferibile che sia uguale a quello già presente e/o impiegato per il resto della casa oppure no? Cioè è meglio una pavimentazione ad hoc, più specifica e/o che stacchi completamente?
A dire il vero non esiste una condotta ferrea e univoca per tutti i bagni e per tutte le casistiche. Tuttavia, va detto che la tendenza negli ultimi anni è quella di utilizzare lo stesso pavimento in tutti gli ambienti della casa. Fermo restando che non si tratta di una regola fissa e quindi è possibile procedere anche diversamente.
Si pensi al caso dell’abitazione con una zona giorno dotata di un pavimento di pregio, molto bello e in buono stato. Non sarebbe male l’idea di procedere cambiando solo la pavimentazione del bagno.
Come abbinare piastrelle e rivestimento del bagno piccolo o con poca luce
Una prima soluzione potrebbe essere quella di ricorrere al marmo sia per la base che per i lati, ossia nel pavimento e nelle pareti. Peraltro scegliendolo nelle tonalità chiare (ma non per forza completamente bianco) l’ambiente ne acquista in termini di luce e di raffinatezza.
Il bagno con rivestimenti in marmo può completarsi con inserti ricercati monocolore, per donare uno stile lussuoso e ricercato. Nel complesso si tratta comunque di una soluzione non economica e che mal si presta ai bagni piccoli.
Per chi punta a realizzare un ambiente ispirato al contemporaneo, l’effetto resina è una delle migliori soluzioni possibili. I lavori alla base e lungo le pareti si ispirano alle resine sintetiche. Si tratta tuttavia di una scelta che va abbinata all’architettura complessiva del bagno e della casa nell’insieme.
Un altro gioco di contrasti lo si può avere puntando non tanto sui colori, quanto sui materiali. Ceramica e legno, per esempio, potrebbero anche sposarsi bene, specie se si adottano tutte le precauzioni a tutela del legno (acqua e umidità).
Tradotto vuol dire che il materiale va impiegato solo dopo un adeguato trattamento impermeabilizzante. La soluzione dona un senso di accoglienza e di calore dell’ambiente, ma difetta in termini di economicità. Ancora, la tonalità del legno impiegato può variare in base al colore dominante scelto per le mattonelle usate a pavimento e rivestimento.
Per gli amanti del classico o per le case con bagni piccoli si può giocare anche con i contrasti tra il bianco e il nero. Il colore conduttore dovrebbe essere il bianco per una questione di luce nell’ambiente. Il nero potrebbe fungere da inserto decorativo o usato per spezzare la monocromaticità del chiaro. Non male, infine, la scelta di mattonelle a pavimento decorate con inserti neri teso a valorizzare l’ambiente.
Fino a che altezza piastrellare le pareti
Infine affrontiamo l’ultimo dubbio, ossia fino a che altezza deve essere fatta la piastrellatura delle pareti. Come per i casi precedenti, anche qui domina il gusto personale, fermi restando alcuni punti fermi. Ossia la zona doccia bisogna piastrellarla fino ad una certa altezza per evitare che l’acqua impregni le pareti.
Sugli altri lati non interessati dalla doccia si potrebbe scegliere uno smalto lavabile e impermeabile. Tuttavia, si tratta di una impermeabilità non agli stessi livelli della piastrella. In alternativa si può pensare di piastrellare tutta la zona dei sanitari fino a una certa altezza.
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