È un poco strano pensare che molti tipi di frutta che mangiamo oggi, largamente diffusi in quasi in tutto il Mondo, possano avere origini molto antiche. Alcune varietà addirittura sono diventate sacre per gli Egizi o i Greci, per le caratteristiche nutritive ed estetiche.
Così sono nate tante leggende legate alla storia di un determinato frutto, che furono poi tramandate nel tempo. Anche gli autori del passato citarono nelle proprie opere la grandezza di certi alberi da frutto, dando loro un significato profondo.
Per Minerva, Iside e Afrodite era la pera il frutto sacro, perché la forma ricordava il ventre di una donna in attesa, quindi simbolo di fertilità.
Combatterebbe diarrea e ritenzione idrica questo frutto estivo
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Tra luglio e settembre si svolge la raccolta delle pere, quindi proprio in questo periodo dell’anno è possibile metterle in tavola. È un frutto ricco di potassio, ne contiene circa 127 mg per 100 grammi di polpa, In più, possiede valori importanti di fibre e vitamine del gruppo B e C.
Non mancano altri sali minerali come zinco, ferro, magnesio, calcio e fosforo. Oltre la polpa, anche la buccia avrebbe delle proprietà non indifferenti, grazie ai composti fenolici ed alle fibre.
Sembrerebbe che questo dolce frutto estivo sia ideale per chi ha problemi legati alla digestione, febbre, diarrea e nausea, contrastando anche la ritenzione idrica. Le sostanze contenute avrebbero proprietà antiossidanti e antinfiammatorie utili a ridurre la comparsa di alcune patologie.
Coltivazione e varietà
La pera è una specie originaria dell’Asia Occidentale e del Medio Oriente e il suo nome deriva dal latino “pyrus”, dato dal botanico Linneo. Gli antichi romani conoscevano già le tecniche per coltivare le pere e ne individuarono almeno 40 varietà.
Ne esistono di vari tipi, anche in base al periodo di coltivazione e raccolta. In piena estate potremo gustare la pera carmen, coscia, decana, Max Red Bartlett o la Williams, mentre a partire da fine settembre troveremo la Falstaff, kaiser, conference.
Se abbiamo spazio in giardino e il clima è mite, potremo coltivare un bellissimo albero di pere. La pianti nei primi anni di vita ha bisogno di molta acqua e di una pacciamatura che la protegga dalle erbe infestanti.
Un jolly in cucina
Nonostante siamo abituati a mangiare le pere dopo i pasti, come spuntino, o al massimo per guarnire torte, è un ingrediente che potremo sfruttare a 360°. Si realizzano dolci eccellenti e semplici, come le classiche pere al forno con noci e cioccolato, ma anche piatti salati di tutto rispetto.
Non solo combatterebbe diarrea e ritenzione idrica questo frutto, ma il suo sapore deciso e zuccherino è ideale per arricchire insalate estive fresche. Possiamo trasformarlo in un ottimo condimento per la pasta o il risotto, insieme a del formaggio stagionato oppure come ripieno per la sfoglia.
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