La pubalgia è un disturbo abbastanza comune. Soprattutto fra gli sportivi. Gli appassionati di calcio, ad esempio, sanno che può essere devastante. I calciatori, infatti, sono particolarmente esposti a tale patologia.
Essa consiste in un’infiammazione a livello della zona pubica. Impedisce i movimenti classici della deambulazione e colpisce chi svolge un esercizio fisico molto intenso. Anche allenarsi a casa risulta impossibile.
A livello strettamente anatomico, i muscoli interessati sono molteplici. Gli adduttori, il pettineo e il gracile nella coscia. Sono coinvolti anche diversi legamenti. Arcuato, anteriore e superiore.
L’articolazione coinvolta prende il nome di sinfisi pubica.
Ma come combattere la pubalgia per tornare presto a correre e a camminare?
Cause e fenomenologia della sindrome
Il sintomo principale è un fortissimo dolore nella zona interessata. Il nome di tale sindrome, infatti, deriva da due parole. La prima è l’area, ossia il pube. Il secondo termine, “algos” è molto comune. Significa dolore e lo si può trovare in una molteplicità di casi. Alcuni esempi sono la sciatalgia, la lombalgia, la mialgia o l’ostalgia.
Le cause della pubalgia possono essere le più disparate. Si può partire da disfunzioni uro-genitali. Si ricorda che nella zona pubica sono localizzati i genitali. Essi possono presentare un’infiammazione che produce il quadro sintomatologico.
L’artrosi è un’altra causa da ricordare insieme a problemi di postura o malattie infettive. Per maggiori informazioni si rimanda alle linee guida nazionali su tali patologie.
È sempre necessario consultare un medico in caso di dolori forti.
Ma è possibile combattere la pubalgia per tornare presto a correre e a camminare?
Prevenzione e rimedi per la pubalgia
Quando si è affetti da pubalgia, non si può rimanere inerti. Essa è una patologia molto invalidante che costringe l’individuo ad una immobilità pressoché totale. L’unico obiettivo è di tornare presto a camminare o a correre liberi.
Innanzitutto è importante prestare attenzione alla prevenzione. Una buona stabilità della colonna vertebrale e della zona addominale sono essenziali. Bisogna svolgere esercizi di stretching di quest’area. Ad esempio si può pensare alla farfalla. Seduti a terra, si divaricano le gambe. I piedi si avvicinano tra loro finché le due piante non si toccano con una flessione delle ginocchia. Queste ultime si molleggiano su e giù allungando i muscoli delle gambe prossimi alla sinfisi pubica.
Per quanto riguarda la cura, invece, si consiglia di contattare un medico. Delle pomate antidolorifiche o antinfiammatorie, però, possono alleviare il dolore. Degli impacchi di ghiaccio sulla zona interessata, infine, possono avere un effetto davvero benefico.