Nonostante sia commercializzato da anni sotto forma di gel, bevande confezionate o compresse, questo vegetale riserva ancora molte sorprese. Come ogni pianta, anche questa si può definire con l’espressione eloquente di “intelligenza vegetale”. Alcune sono capaci di produrre veleni, in modo da assicurarsi la sopravvivenza, poiché chi le conosce evita di raccoglierle e procurarsi un’intossicazione per contatto.
Altre si difendono con le spine o la corteccia. I fiori sono capaci di attirare o respingere gli insetti con sostanze zuccherine. Molte specie invece sono comunemente impiegate come rimedi curativi sin dalle epoche più remote e in zone in cui gli uomini non avevano accesso ad altri tipi di cura.
Vale la pena dunque di coltivare questa pianta economica e prodigiosa, che sa dare enormi soddisfazioni anche solo come semplice ornamentale. Stiamo parlando dell’aloe vera.
Persino la sua consistenza è così piacevole al tatto che viene spontaneo toccarla, accarezzarla, rompere una foglia. Ed è proprio all’interno del suo corpo succulento che si celano delle sostanze prodigiose, che potrebbero essere utili ad affrontare anche i malanni più seri. Non come cura sostitutiva, attenzione: il parere di un medico è sempre doveroso e fondamentale.
Adottare rimedi galenici propedeutici alla cura, invece, è una pratica che spesso il dottore di famiglia approva.
Coltivare questa pianta economica e prodigiosa, utile per mille motivi e non solo per le punture di zanzare o la crescita dei capelli
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Tenere un paio di piante d’aloe vera in casa è sempre una mossa vincente.
Il gel contenuto nelle sue foglie, se tagliate in senso longitudinale, ravviva la cute e rinfoltisce i capelli, oltre a renderli più lucidi e morbidi. La stessa sostanza, se strofinata su una ferita, un’escoriazione, una bruciatura o una puntura d’insetto, ha un potere cicatrizzante e lenitivo notevole.
A parte questi usi comuni e noti, l’aloe è l’ingrediente principale di un’ottima bevanda drenante e dimagrante. Oltre a stabilizzare l’appetito ed essere un valido aiuto contro i disturbi dell’alimentazione. È indicata come possibile rimedio utile a coadiuvare le cure per disturbi a carico dell’apparato digerente e del fegato.
È altresì consigliabile parlarne con il proprio medico di fiducia, il quale potrebbe prescriverne l’assunzione anche contro parassiti intestinali o affezioni ginecologiche.
Mentre in campo medico ancora si discute di un possibile impiego dell’aloe nella lotta contro i tumori, essa trova largo impiego in dermatologia.
Coltivarla è piuttosto semplice
Le specie classificate in tutto il pianeta sono più di 300, ma in quanto a virtù curative si considerano solo l’aloe vera e l’arborescens. In particolare quest’ultima è ricchissima di principi attivi, in un gel che tuttavia ha una resa un po’ scarsa. Questa caratterista ne rende arduo lo sfruttamento industriale su vasta scala.
È molto meglio trarre il gel fresco direttamente dalle foglie appena recise, per non ossidare le sue sostanze più preziose. È sufficiente bagnarla solo quando il terreno è secco, con certa parsimonia, ricordandosi che l’aloe non ama la luce solare diretta.
Infatti, pur essendo una pianta originaria dell’Africa centro-meridionale, va posizionata in un contesto d’ombra parziale d’estate e ritirata in casa con l’arrivo del freddo. A meno che non si abiti nel centro sud Italia, dove gli inverni generalmente miti permettono anche la coltivazione a terra.
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