Sebbene la settimana dell’euro contro il dollaro si sia chiusa in leggero rialzo e la tendenza in corso rimanga rialzista, i nuovi dati pubblicati sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti d’America hanno portato molta indecisione sul cambio euro dollaro. Colpo i coda del dollaro e inversione in arrivo contro l’euro?
Il 9 dicembre la chiusura del cambio euro dollaro (FXEURUSD) è stata a 1,0539, in ribasso dello 0,16% rispetto alla seduta precedente. La settimana, invece, si è conclusa con un rialzo dello 0,04%.
Le indicazioni dei dati macro
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Come scriviamo spesso su queste pagine, i principali driver dei cambi sono le decisioni delle Banche centrali e i dati macro economici.
Al termine della seduta di venerdì, il dollaro si è rafforzato rispetto all’euro. A scatenare questo movimento i dati sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti per il mese di novembre che sono risultati leggermente più alti del previsto. Si rafforza, quindi, la tesi di tassi di interesse ancora in aumento da parte della Federal Reserve, anche se a un ritmo più lento.
I prezzi alla produzione statunitensi (PPI), infatti, sono aumentati dello 0,3% il mese scorso, al di sopra delle previsioni dello 0,2% degli economisti.
Questo dato è stato particolarmente impattante in quanto potrebbe anticipare un rialzo dell’inflazione nel rapporto dei prezzi al consumo della prossima settimana. Ricordiamo, poi, che questo rapporto uscirà poco prima della decisione sui tassi di interesse della Fed di dicembre. Si deve anche dire, però, che il rapporto PPI ha mostrato che la tendenza di fondo dell’inflazione si stia moderando.
Colpo di coda del dollaro: le indicazioni dell’analisi grafica
Secondo le medie mobili l’impostazione nel breve termine è rialzista. Inoltre, si mantiene tale anche la tendenza espressa dall’oscillatore SwingTrading Indicator. Era dall’inizio del 2021 che non si vedeva una sequenza rialzista così duratura sul cambio euro dollaro. Ci potrebbero essere, quindi, tutte le premesse per una continuazione del rialzo almeno fino in area 1,1.
Almeno per il momento, il colpo di coda del dollaro non preoccupa.
Siamo giunti a sei settimane consecutive al rialzo dello Swing Trading Indicator. Un pattern del genere è un interessante segnale di forza visto che un movimento così non si vedeva dal giugno 2021.
Anche le medie sono chiaramente impostate al rialzo e, almeno per il momento, non si intravedono particolari pericoli all’orizzonte per il rafforzamento dell’euro contro il dollaro.
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