Con l’adeguamento all’inflazione scatta l’allarme per i maggiori costi che dovranno sostenere, a partire dal prossimo anno, le famiglie per i lavori di cura tra le mura domestiche. Quelli affidati alle colf ed alle badanti. Ecco allora come il Governo italiano di centrodestra potrebbe intervenire per mitigare il caro stipendi.
A partire dal prossimo anno scatterà l’adeguamento all’inflazione per le pensioni, ma ad aumentare saranno pure le buste paga relative al lavoro domestico. In altre parole, il compenso sarà più alto per le colf e per le badanti.
Ma questo si tradurrà anche in un incremento di costo, a carico delle famiglie, per i lavori di cura. Non a caso il Governo italiano, per mitigare questi aumenti, sta valutando la possibile introduzione di misure compensative.
Colf e badanti festeggiano l’aumento delle retribuzioni grazie all’adeguamento all’inflazione
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In particolare, con l’adeguamento all’inflazione, la busta paga di una colf nel 2023 potrebbe essere ritoccata verso l’alto anche fino al 9%. Per quello che rischia di essere un aumento insostenibile per chi non può fare a meno della badante da un lato, ma ha un basso reddito dall’altro.
E se colf e badanti festeggiano l’aumento, quindi, il caro degli stipendi rischia di penalizzare in Italia decine di migliaia di famiglie. Tutte quelle che sono già alle prese, tra l’altro, con il caro bollette. Nell’adottare misure compensative, il Governo italiano, guidato dalla premier e leader di FdI Giorgia Meloni, così eviterebbe non solo la riduzione delle ore lavorate. Proprio per le colf e per le badanti. Ma anche il rischio che, per contenere i costi, le famiglie possano avere la tentazione di pagare il lavoro domestico in nero.
Per il caro stipendi l’Esecutivo di centrodestra valuta l’istituzione di un fondo compensativo ad hoc
Detto questo, è chiaro che da un lato alle badanti ed alle colf non si può negare l’adeguamento delle retribuzioni all’inflazione. Ma dall’altro l’Esecutivo di centrodestra valuta l’istituzione di un fondo ad hoc. Proprio per calmierare il caro stipendi a carico delle famiglie che si avvalgono del lavoro domestico.
Si tratterebbe, nel caso, di una sorta di Bonus, come quelli vigenti contro il caro energia, da introdurre nella manovra finanziaria facendo leva sugli emendamenti alla Legge di Bilancio per il prossimo anno. Anche perché, proprio per l’introduzione di misure aggiuntive nella manovra, i partiti di maggioranza hanno trovato l’accordo per uno scostamento complessivo massimo, rispetto ai saldi già fissati, attorno a 400 milioni di euro.