Una cosa che amiamo fare durante questo periodo delle festività natalizie è mangiare. Ci sentiamo “giustificati” dal fatto che sia festa, per cui è probabile che esagereremo con la cattiva alimentazione. Infatti, se assumiamo troppi grassi, la conseguenza potrebbe essere l’aumento del colesterolo cattivo.
Ciò che consigliamo è di tenere a bada l’alimentazione ricca di grassi e zuccheri, ma soprattutto di recarsi dal proprio medico per un consulto, specialmente se si soffre già di ipercolesterolemia. Come tutti sappiamo, un piano nutrizionale sano ed equilibrato è ciò di cui necessita il nostro organismo per funzionare bene, accompagnato dall’attività fisica. Per esempio, non solo carciofi, ma anche quest’ortaggio invernale sarebbe un toccasana per la salute del cuore e delle ossa.
E sono proprio questi due fattori che determinano l’abbassamento del colesterolo cattivo nel sangue, e oltre alle statine, anche questi alimenti potrebbero ridurlo e lo dice la scienza. Dall’alimentazione il nostro corpo assorbe sali minerali e vitamine fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo, tra cui una vitamina in particolare che aiuterebbe a ridurre proprio il colesterolo.
Omega 3 o vitamina F
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La vitamina F, meglio conosciuta come omega 3, non è altro che un acido grasso “buono” ed essenziale, nel senso che è indispensabile all’organismo ma non viene prodotto dal corpo, per cui è necessario introdurlo attraverso l’alimentazione.
L’omega 3, come anticipato, contribuirebbe a mantenere il colesterolo cattivo giù ma sudorazione acida e alitosi potrebbero essere gli effetti dell’abuso di questa vitamina. A sostenerlo è proprio l’Istituto Superiore di Sanità, che suggerisce altri effetti collaterali dovuti ad un’eccessiva quantità di omega 3.
Oltre alla sudorazione acida, quindi particolarmente di cattivo odore, e alitosi, altri possibili effetti possono essere problemi gastrointestinali e mal di testa.
Colesterolo cattivo giù ma sudorazione acida e alitosi potrebbero essere gli effetti dell’abuso di questa vitamina
Inoltre, sempre l’ISS suggerisce che un’alimentazione ricca di omega 3 oppure l’assunzione di integratori di questa vitamina interferirebbero con i farmaci anticoagulanti. Visto che questi farmaci aiutano a rendere fluido il sangue anche per evitare la formazione di trombi, l’omega 3 interferirebbe in negativo poiché potrebbe creare delle emorragie.
Infatti è consigliato staccare l’assunzione di integratori e di diminuire l’alimentazione ricca di omega 3 se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti. In ogni caso, il parere del medico è indiscusso. E per tali motivi sarebbe opportuno consultarlo per una più dettagliata valutazione, nonché prima di consumare cibi e integratori. Il medico, infatti, basandosi sull’anamnesi di ogni paziente saprà indicare il regime alimentare corretto. Nonché la valutazione dell’integrazione o meno dell’omega 3, anche considerando eventuali terapie farmacologiche.
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