Cointestare l’auto: 3 ragioni per cui conviene e 2 per cui non conviene. Quando si decide di acquistare una nuova automobile conviene o no cointestare il veicolo a due proprietari? Quali vantaggi e quali svantaggi si pongono nella misura in cui i proprietari del mezzo sono più di uno? Nel seguente articolo vi riveliamo alcune informazioni relative alla decisione di cointestare l’auto: 3 ragioni per cui conviene e 2 per cui non conviene.
Le più recenti notizie circa gli interessanti inventivi sull’acquisto di un nuovo autoveicolo, pongono l’attenzione dei contribuenti sulla possibile spesa da affrontare. Gli allettanti incentivi sulla rottamazione delle vecchie automobili, offrono migliaia di euro per l’acquisto di una nuova come si legge qui. In tal caso, al nuovo acquisto dovrebbe seguire la cointestazione del nuovo mezzo di trasporto? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di tale opzione?
Le 3 ragioni che rappresentano un vantaggio
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Cointestare l’auto: 3 ragioni per cui conviene e 2 per cui non conviene. Quali sarebbero nei fatti? Partiamo col mettere in evidenza gli aspetti vantaggiosi per chi decide di condividere la proprietà del mezzo con un altro proprietario.
Il primo vantaggio risiede nella cosiddetta Legge Bersani sulla classe di merito assicurativa. Quando si cointesta l’automobile ed i due proprietari appartengono al medesimo Stato di famiglia e sono conviventi, si può beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge. Un esempio classico è quello di un genitore e del figlio. In questo caso, il giovane figlio erediterebbe la classe di merito più favorevole del genitore. Un aspetto che però si deve valutare è l’effettivo risparmio sul premio assicurativo che non è sempre da dare per scontato. Alcune compagnie tengono, nel calcolo del premio, tengono conto della fascia più a rischio, in questo caso rappresentata dal figlio.
Un altro vantaggio nell’avere un comproprietario dell’automobile va a vantaggio dei cattivi pagatori. In che senso? Nel caso in cui uno dei due proprietari sia a rischio pignoramento perché insolvente, allora potrà avvantaggiarsi della comproprietà. Infatti, sull’auto cointestata non si può applicare il fermo amministrativo se solo uno dei due proprietari risulta insolvente. L’art. 599 del Codice di procedura civile, però, non vieta il pignoramento malgrado la comproprietà. In questo caso, lo svantaggio diventerebbe del proprietario che non ha debiti insoluti.
La terza ragione per cui conviene cointestare l’auto si rinviene in caso di decesso di un proprietario. Il secondo intestatario, in questo caso, non sarebbe chiamato a pagare la tassa di successione sulla quota in eredità (il 50%). Per le auto di lusso, ad esempio, rappresenta un grande vantaggio economico.
I 2 svantaggi della cointestazione dell’automobile
Per quali motivi, invece, non conviene cointestare l’automobile? Nel caso in cui l’automobile risulti una comproprietà tra marito e moglie ad esempio, che succede? Questo comporta la divisione del pagamento delle eventuali multe stradali nel caso di impossibilità ad identificare il conducente effettivo.
Un altro svantaggio rilevabile in particolare nelle coppie di coniugi riguarda i casi di separazione. In queste occasioni, le coppie in comunione dei beni, dovranno riconoscere all’altro la metà del valore per tenere il veicolo.