Non canteranno sul palco ma si presenteranno con un testo scritto nero su bianco. Un modo “altro” per esserci e non si esclude la vittoria. Capiamo di chi si tratta e perché potrebbe vincere.
Bisogna dare atto ad Amadeus che nella scelta dei cantanti in gara, da sempre, cerca di accontentare giovani e adulti, persino over settanta. Negli anni scorsi lo fa in modo magistrale piazzando in gara nomi del calibro di Orietta Berti o Iva Zanicchi accanto a giovani talenti come Fedez, Achille Lauro e tanti altri.
Con tale colpo di bacchetta, la magia porta a Sanremo una sfilza di commenti social; belli o brutti non importa, basta che ci siano e facciano rumore. Inoltre, molti si mettono in pianta stabile dinanzi il piccolo schermo, aspetto fondamentale utile al conduttore per guadagnarsi la succulenta pagnotta. Di più, per garantirsi la permanenza nelle reti RAI anche in futuro.
Chi minerà il podio dei nomi più blasonati
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I big di quest’anno si raggruppano in un elenco che non presenta stonature, né eccessi nei costumi. Un giusto equilibrio tra antico e moderno con una buona dose di contemporaneità. È facile pensare i favoriti siano i nomi di spessore: Anna Oxa e Giorgia, per capirci. Ma non è detto. Tra i delusi (a metà) ci sono anche loro: il duo de La Rappresentante di Lista che, in realtà, esce dalla porta ed entra dalla finestra. Non salirà sul palco fisicamente ma presta la canzone ai Cugini di Campagna.
La decisione è di Amadeus che accontenta in un colpo solo entrambi. Sia i Cugini che i ragazzi di “Ciao Ciao”. Ed è clamoroso, la verità su chi può vincere realmente la kermesse. Di più, molti sono pronti a scommettere che l’abbinamento vecchio/nuovo, apparentemente così discordante, potrebbe meritarsi proprio il premio in oro. Di più, diventare quel motivetto musicale che ti entra in testa e non ti esce più, così lo ascolti in auto, sotto la doccia e in ogni dove quando esci di casa.
Clamoroso, la verità su chi può vincere e scompaginare le attese
Dei Cugini di Campagna la maggior parte conosce la canzone “Anima mia” e, non ce ne vogliano, spesso sono snobbati dal pubblico giovanissimo per quelle melodie retrò per le quali oggi pare non ci sia più spazio. Il gruppo, proprio perché appartiene al “vecchio conio”, direbbe Bonolis, potrebbe spuntarla su tutti.
Piacciano o no, indubbiamente appartengono alla vecchia scuola: quella dove il cantante e musicista emerge solo se ha all’attivo anni e anni di formazione, esperienza ed esibizioni pressoché quotidiane partendo dai locali più anonimi. Quel tipo di gavetta che consente a chiunque di dire: “chapeau”! La voce certo è particolare a dir poco. Un lamento per alcuni, una soavità per altri.
Quel contrasto tra vecchio e nuovo che diventa vincente
E se in una stanza con mobili moderni sappiamo ben collocare un pezzo d’arte povera, il risultato finale può essere una vera sorpresa. Così, il testo dei giovani Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina potrebbe calzare a pennello e spopolare. Un po’ com’è riuscita bene, anzi benissimo, ad Orietta Berti con Fedez e Achille Lauro con il tormentone dell’estate 2021 “Mille”. Il contrasto e la contaminazione di generi potrebbero essere la vera novità della prossima tornata festivaliera. E anche vincere!