Sfidiamo chiunque su un aspetto. Chiunque ha avuto modo di incontrare di persona Ciriaco De Mita, anche chi avesse avuto visioni e opinioni diverse, ne è rimasto folgorato. Per quello sguardo che fissa l’interlocutore negli occhi, scruta dentro, quasi come fosse uno sguardo dall’alto. De Mita ha avuto in dono fino alla tarda età un’intelligenza rara, finissima e un intuito straordinario.
Grande statista, capace come pochi di avere una visione del futuro quasi sempre profetica. Amato e odiato (forse) negli anni più vivi della sua vita politica, chiunque non può esimersi dalla riconoscenza del suo spessore. Aveva raggiunto le più alte cariche politiche, conversato con i grandi esponenti del Mondo che conta. Di fronte alla possibilità di divenire Presidente della Repubblica che pure gli si era posta dinanzi, però fece capire che non era il suo abito perfetto. Perché, disse, amava parlare e un Capo di Stato, secondo De Mita, deve parlare poco.
La vita ordinaria
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Oggi Ciriaco De Mita non c’è più. Poteva vivere al centro di Roma, invece ha vissuto a Nusco. Un paesino dell’Alta Irpinia in provincia di Avellino. Paese in cui si è divertito a svolgere il ruolo di sindaco. Così da Presidente del Consiglio e più volte Ministro, ha scelto la vita semplice. Chi lo conosce bene ci dice che al mattino era solito alzarsi molto presto, leggere i giornali e poi una partitina a carte con gli amici del paese. Poi la politica coltivata ogni giorno: riflessioni, letture, studio continuo.
Il suo paese
Se oggi gli chiedessimo perché visto il suo profilo non vivesse in una grande città, siamo pronti a scommettere la sua risposta sarebbe: «e a che serve?». A dire che non è il luogo a definire l’essere di una persona. A dimostrare che si può eccellere anche dal posto in cui ci si trova. In fondo erano i grandi nomi a raggiungere fisicamente Nusco e non lui ad inseguirli. La sua Nusco è curata fin nei dettagli come si custodisce il giardino della propria abitazione. Un «microscopico paese – per dirla con parole di Aldo Palazzeschi – un paese da nulla, però c’è sempre sopra una stella, una grande magnifica stella […].
Ciriaco De Mita non c’è più, l’eredità politica e morale di un grande statista della politica italiana
Lascia la famiglia, l’Irpinia e una grossa eredità politica di stampo decisamente democristiano. Se oggi si trovasse a commentare la sua morte, all’età di 94 anni, lo farebbe con spirito sportivo. Lo stesso che lo ha animato fino alla fine. Direbbe che «il presente è già passato» e puoi solo guardare al futuro. Di recente abbiamo intervistato sulle nostre pagine Giuseppe De Mita cui abbiamo ricordato la «notorietà» del suo cognome. Rispetto a tale osservazione, ci ha detto che oggi lui ha «una grossa responsabilità».
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