Circa 600mila follower, ecco quello che pochi sanno del Menestrelloh

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Venticinque anni, dalla provincia di Napoli, Marco Marfella ironizza con sagacia su tutto quanto avviene intorno. Su fatti e persone. E piace molto perché riesce a stemperare il bon ton dilagante e l’imborghesimento generale di una Nazione bella e impossibile. Ricca di paradossi, problemi ma anche eccellenze. Dove però troppo spesso si è incapaci di sorridere, di dare il giusto peso a situazioni e fatti. E, all’occorrenza, di sapersi prendere poco sul serio e riderci sopra. Sono le fondamenta del successo social di Marfella, presente sul web come IlMenestrelloh (cantastorie). Vincitore del web reality Maria Express, è una delle web star italiane più seguite. Numerose le sue collaborazioni con brand di successo nonché con radio e televisione.

Ci descrive in sintesi la Sua professione e la Sua giornata tipo?

«Sono un content creator. Creo quindi contenuti per il web collaborando con diversi brand su vari progetti. Sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti e per questo collaboro con alcune testate. Condivido notizie sui miei canali social e cerco di generare traffico sui siti web. La mia giornata è per questo quasi interamente incentrata sull’utilizzo dello smartphone alla continua ricerca di idee e notizie». E gli riesce bene perché con circa 600mila follower, ecco quello che riesce a piazzare in rete Marco Marfella.

Da dove nascono la Sua idea e le Sue “ispirazioni” quotidiane…. se vogliamo, la “regia” del suo lavoro?

«Sono una persona molto curiosa, mi piace informarmi, cerco di essere sempre aggiornato e di “stare sul pezzo”. Faccio molta ricerca e leggo tante notizie. Sono anche uno che osserva molto e quindi mi ispiro essenzialmente a tutto ciò che mi circonda. Alcune cose sono improvvisate e nascono sul momento in maniera spontanea. Altre invece, come la pubblicazione di reels (video multi-clip, ndr), richiedono una maggior elaborazione e quindi la stesura di una sceneggiatura vera e propria».

Circa 600mila follower, ecco quello che pochi sanno del Menestrelloh. In totale, sommando i vari canali social, quanti follower conta?

«Più che il numero di followers conta la creazione di una community. Comunque, sommando quelli su @ilmenestrelloh su Facebook, Twitter, Instagram e TikTok. E ancora @rispsulmio_ che è l’altra mia pagina che uso come “contenitore multimediale”, sono quasi 600mila».

Nel Suo libro edito Mondadori, perché si ritiene “sciocco basito”?

«Sciocco basito è uno dei miei primi tormentoni. Lo usano un po’ tutti ormai, personaggi famosi e non. È uno stile di vita, un mood di fronte a tutte le sfighe quotidiane o anche di fronte a quelle cose assurde che accadono e che vediamo sui social e nella vita reale».

Qual è il titolo esatto?

«Il libro in particolare si intitola  “IO SCIOCCOBASITO-racconti e aforismi malin-comici”. Qui, come un menestrello vero e proprio, un cantastorie, intrattengo il lettore attraverso racconti intervallati da aforismi che fanno ridere ma anche riflettere. Il filo conduttore riguarda sempre i social. È possibile infatti riconoscere in questi racconti sé stessi o qualche conoscente. Sono racconti di fantasia ma ispirati a situazioni reali». E anche con il libro Marfella riesce ad incrementare la sua community di circa 600mila follower, ecco quello che ci rivela di sé.

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Siamo pronti a scommettere dietro il suo umorismo ci sia una persona molto seria e razionale, è così?

«Sì, credo di esserlo. Sono sempre stato sin da piccolo molto riflessivo, abbastanza saggio, tant’è che chi mi segue scherzando mi chiama “maestro”. A dir la verità sono anche a tratti malinconico».

Circa 600mila follower, ecco quello che pochi sanno del Menestrelloh. Nel Suo lavoro interpreta sé stesso (o una parte) oppure interpreta un personaggio?

«Credo di essere uno dei pochi che sul web è sé stesso. Sono sincero e spontaneo il più possibile, tant’è che mi espongo molto sui più svariati argomenti. L’esporsi non sempre ripaga sui social, ma preferisco essere sempre onesto. Ovviamente talvolta esagero per “lo show”, per divertire e intrattenere e poi conservo su alcuni aspetti di vita privata».

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La rete (forse) è un po’ come il mondo dello spettacolo… si può arrivare alle stelle (in termini di popolarità e di introiti) e in un baleno atterrare a picco. Come si fa a tenersi in volo?

«Questa domanda andrebbe fatta a chi veramente ha spiccato il volo o guadagnato tanto, non è il mio caso purtroppo. Scherzi a parte, tutto dipende dai contenuti. Se si diventa famosi senza alcun merito in particolare, per una trasmissione televisiva, per esempio, o per qualche scandalo è ovvio che poi senza i contenuti si è destinati a durare poco ed essere soltanto una “moda” del momento. Passeggera. Se invece si ha tanto da dire e comunicare si può resistere più a lungo. Bisogna soprattutto rinnovarsi.

Per quanto mi riguarda non ho mai avuto un’esplosione improvvisa, ma c’è sempre stata una crescita piccola e graduale grazie soprattutto al passaparola». E dobbiamo riconoscere che con circa 600mila follower, ecco quello che giorno per giorno riesce a costruire il giovane venticinquenne tutto pepe e intuito social.

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