Ormai quotidianamente si parla e si scrive da tutte le parti di una prossima e sicura tassa patrimoniale. Sia questa straordinaria, una tantum o per un breve periodo di tempo.
Se all’interno della spesa pubblica italiana non saranno presi determinati correttivi, la patrimoniale non servirà a niente. E con ogni probabilità ogni 10 anni si dovrà ricorrere ad un prelievo forzoso di questo tipo.
Ci sono alternative possibili in Italia alla tassa patrimoniale al 10%?
Soluzioni alternative ve ne possono essere diverse.
La contabilità pubblica esiste dal tempo dei faraoni, e le problematiche sui deficit di bilancio già esistevano a quei tempi.
Un tipico esempio su come risolvere queste problematiche può essere rappresentato dalla storia di Giuseppe venduto dai fratelli.
Una delle soluzioni meno traumatiche al prelievo forzoso è sicuramente l’ipotesi di un BTP irredimibile, quindi non rimborsabile, che paga soltanto una cedola sia questa fissa o indicizzata.
Un prestito irredimibile è la soluzione alla patrimoniale?
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La risposta è affermativa.
In questo caso non saremmo in presenza di un vero e proprio esproprio per pagare determinati debiti di bilancio fatti anche in epoche storiche da varie forze politiche.
Il prestito irredimibile potrebbe essere emesso sia su base volontaria che su base forzosa.
Questo darebbe il diritto di ricevere un interesse in eterno e potrebbe essere trasmesso agli eredi.
Sarebbe opportuno, visto i livello dei tassi d’interesse, che vi sia una indicizzazione agli incrementi del costo della vita, altrimenti i sottoscrittori potrebbero essere esposti all’inflazione.
L’indicizzazione potrebbe essere la formula vincente per invogliare i cittadini a sottoscrivere questa obbligazione pubblica.
Tra i vari pregi, uno non indifferente, sarebbe quello della sua negoziazione sul libero mercato. Ed in base al suo rendimento avrebbe un suo corso di vendita e acquisto.
Se emesso e stampato potrebbe circolare anche come un qualunque titolo al portatore.
L’Italia aveva emesso negli anni passati titoli del debito pubblico irredimibili come la famosa “Rendita italiana” al 5% poi rimborsata nell’anno 2000.
In caso di successo di questa operazione finanziaria, i suoi effetti sui conti pubblici sarebbero migliori rispetto a quelli di una imposta straordinaria, dato che risolverebbe i problemi dei buchi di bilancio per sempre.
La differenza non è solo sostanziale ma soprattutto di natura politica
La patrimoniale è un contributo forzoso, il titolo irredimibile è un contributo volontario e a tempo, ovvero sino alla vendita del titolo.
L’imposta straordinaria non avrebbe altro scopo che di rinviare la stessa problematica nel corso degli anni.
Con il prestito irredimibile sia azzererebbe il debito con l’imposta straordinaria si pospone solo il problema di qualche tempo.
La storia delle imposte straordinarie nel nostro Paese conferma queste ipotesi.
Certamente, il problema del gigantesco debito italiano è dovuto alla incapacità di riscossione delle tasse. Ma in modo particolare è dovuto alla politica delle spese di parte e improduttive, alle quali nessuno mette un freno. Tanto in Italia “paga Pantalone”, ma Pantalone ricordiamocelo, siamo noi.
Insomma, alla domanda “ci sono alternative possibili in Italia alla tassa patrimoniale al 10%” abbiamo tentato di dare una risposta. Anche perché l’introduzione di una patrimoniale, anche solo a carico dei ricchi, non farà avere alla popolazione, almeno immediatamente, ospedali migliori e più efficienti, processi veloci e rapidi, sentenze più giuste, maggiori libertà personali e più lavoro per tutti.