Ci sono 5 passi verso la felicità, per metterli in pratica bisogna solo prendere carta e penna

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La felicità significa qualcosa di diverso per ogni persona, ma ha molto a che fare con la propria soddisfazione personale e può essere influenzata non solo da fattori esterni, ma anche dal proprio atteggiamento e dai propri comportamenti, come anche da una sana alimentazione.

Ed è per questo che scrivere ci aiuta, perché ci porta a visualizzare, a riconoscere la situazione, a capire chi siamo e di cosa abbiamo bisogno realmente.

Appuntare quello che ci succede ogni giorno potrebbe aiutarci a riorganizzare la nostra vita e potrebbe, addirittura, farci trovare la felicità.

Ma com’è possibile questo? Scopriamolo.

Ci sono 5 passi verso la felicità, per metterli in pratica bisogna solo prendere carta e penna

Il primo passo sarebbe capire cosa ci serve per instaurare questa routine quotidiana. Basta una carta e una penna e 20-30 minuti di tempo indisturbato. Si consiglia un posto comodo, preferibilmente seduti ad un tavolo.

Il secondo passo sarebbe rispettare 3 regole ben precise:

  • scrivere sino a riempire tre pagine;
  • non scrivere al pc, ma a penna;
  • non interrompere mai la routine, ma scrivere regolarmente tutti i giorni, anche quando non se ne ha voglia.

Il terzo passo sarebbe non preoccuparsi mai di cosa scrivere, basta far fluire liberamente i pensieri, scrivere le proprie preoccupazioni, cosa ci assilla, cosa ci rende felice, racconti poetici, divertenti. Insomma tutto quello che ci passa per la testa.

Gli ultimi due passi da mettere in pratica

Ci sono 5 passi verso la felicità e adesso è il momento di descrivere gli ultimi due.

Il quarto passo per la felicità quando si scrive sarebbe eliminare le proprie zavorre.

Quando ci si alza al mattino, spesso si è affranti da pensieri e da preoccupazioni. Una volta annotati sul proprio quaderno, questi iniziano a passare in secondo piano.

In questo modo si avrà la mente libera per altre cose come progetti creativi, idee originali, sensazioni piacevoli.

Lo psicologo dott. Bardia Monshi lo spiega così: “Siamo esseri emotivi. E ognuno ha il suo processo di traduzione, in modo che un affetto diventi un sentimento, un sentimento diventi un pensiero e un pensiero diventi una parola scritta. Questo processo può essere inquietante, stimolante, ma anche calmante”.

Il quinto passo per raggiungere la felicità attraverso la scrittura sarebbe dato dal fatto che grazie ad essa si riuscirà a passare dalla rimuginazione all’azione.

La scrittura funziona perché promuove la conoscenza di sé e l’espressione di sé. Ci si conosce più in profondità e idealmente si diventa amici di se stessi.

Sviluppare la routine è la cosa più difficile: alzarsi ogni mattina e scrivere può essere una vera lotta, ma avere l’atteggiamento giusto è fondamentale.

Non guardiamo solo al sacrificio iniziale, ma guardiamo a chi vogliamo diventare, perché in questo modo metteremo a fuoco l’autorealizzazione e la nostra felicità.

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