Il pericolo ”recessione” sta facendo parlare gli analisti di tutto il Mondo. C’è chi sostiene che sia solo questione di tempo purché questa avvenga. Tuttavia, non tutti sono d’accordo con quest’ipotesi. Scopriamo l’opinione degli analisti di Miramaud AM in merito.
Il gestore di asset Miramaud AM ha rilasciato un comunicato scritto, opera dell’economista Gero Jung, in cui ha fatto il punto delle previsioni relative ai tassi di interesse e al pericolo di una recessione globale.
Ci sarà una recessione globale?
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Gli analisti di Miramaud AM hanno manifestato un certo scetticismo nei confronti di quest’ipotesi. A loro avviso, infatti, il 2024 sarà un anno in cui la crescita globale rallenterà, ma non si verificherà una recessione e le principali economie mondiali andranno “abbastanza bene”.
Le motivazioni
Ci sarà una recessione globale? La risposta è dunque no, almeno secondo l’opinione del consesso di analisti di Miramaud AM.
Tuttavia, cerchiamo di capire perché affermano ciò. Nello stesso comunicato, infatti, Jung spiega le ragioni che li spingono a pensare ciò e che sono riassumibili in alcuni semplici punti chiave:
- la crescita dei salari reali e nominali è positiva e 2/3 delle economie degli Stati Uniti e dell’area Euro dipendono dalla spesa delle famiglie e dai consumi, che potrebbero dunque dirsi salvaguardati;
- l’inflazione sta scendendo e continuerà a scendere e ciò porterà ad un’ulteriore crescita dei salari reali;
- secondo Miramaud AM, la FED taglierà i tassi di interesse a giugno e la BCE farà da apripista alla FED.
Ci sarà, invece, una recessione statunitense?
Anche in questo caso la risposta è no. Secondo Miramaud AM, l’economia statunitense potrebbe dirigersi verso un soft landing o un no landing.
Il primo termine indica, appunto, un rallentamento dei mercati e dell’economia, senza che però la fase di crescita si interrompa. Il secondo, invece, indica uno scenario nel quale non si verifica un rallentamento, ma l’inflazione rimane sopra la tendenza e pertanto la FED deve aumentare i tassi di interesse o mantenerli elevati più a lungo del previsto.
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