Ci fanno risparmiare al supermercato e sono ricchi di Omega 3. Ecco come li usano i bodybuilders

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Anche allenarsi può creare numerosi problemi sia che lo si faccia ad alto livello oppure a livello amatoriale. Dolori articolari e muscolo-tendinei sono sempre dietro l’angolo e l’alimentazione può fare la differenza quando si tratta di combattere le infiammazioni. Ci fanno risparmiare al supermercato e sono ricchi di Omega 3: cosa sono?

Quando siamo in sala pesi e ci distraiamo capita di fare un movimento o una ripetizione sbagliata e stressare tessuti e muscoli fino a farci male. Certo anche i professionisti sbagliano, troppo allenamento e la voglia di superare i propri limiti può portare a infortuni anche gravi. Quando l’infiammazione è importante, il dolore potrebbe diventare di carattere neuropatico, molto difficile da gestire. L’alimentazione consigliata da medici e nutrizionisti aiuterebbe a combattere dolori e infiammazioni.

I bodybuilders per prevenire gli infortuni o durante la riabilitazione userebbero gli Omega 3 per stare meglio. Questo perché durante il loro metabolismo si producono resolvine e protectine che combattono le infiammazioni e le neuro-infiammazioni. Prendendo spunto dagli atleti professionisti potremmo cercare sollievo modificando la dieta se il nostro fisico è portato a infortunarsi spesso o a infiammarsi.

Alcune spiegazioni

Cosa sono gli Omega 3? Sono grassi polinsaturi il cui precursore, cioè l’acido alfa linoleico, non può essere sintetizzato dall’organismo. Dobbiamo quindi assumerli tramite l’apporto alimentare. Sono contenuti nei pesci grassi ma anche nelle noci, nei semi di lini e nell’olio di soia. Secondo l’Efsa gli Omega 3 contribuiscono a mantenere bassi i livelli di colesterolo. Inoltre contribuiscono a migliorare le funzionalità del cuore e aiutano a tenere sano il feto in gravidanza.

Cosa mangiare in caso di infortunio o di dolore cronico? Proviamo con le sardine. Sarebbero ricche di Omega 3 oltre a essere una fonte naturale di vitamina D che si trova in pochi alimenti. Le sardine aiutano ad assorbire il calcio nella maniera più efficace e tutelano lo sviluppo muscolare limitando la perdita di tonicità quando si arriva a una certa età. Chi segue una dieta per dimagrire dovrebbe mangiarne solo 50 grammi alla settimana, le dosi aumentano per chi è abituato ad allenamenti continui e prova dolori cronici. Si possono mangiare fresche oppure alla griglia, condite con solo un filo d’olio e a crudo.

Ci fanno risparmiare al supermercato e si abbinano facilmente

Le sardine conterrebbero 1.480 mg di Omega 3 per 100 grammi. Il loro potere nutriente è molto elevato, come contenuto di Omega 3 si trovano dietro solo a sgombro e salmone ma costano molto meno. Un altro alimento che contiene una quantità maggiore di Omega 3 è l’olio di fegato di merluzzo che però poche persone riescono a consumare con continuità. Le sardine sono un ottimo punto di incontro tra sapore, nutrizione e prezzo. Una cassetta di sardine congelate costa 20 euro, le sardine fresche costano 10 euro al chilo, quelle in scatola le troviamo a prezzi vicini a 1 euro.

Le sardine in scatola devono essere abbinate con cura se vogliamo includerle nella nostra dieta in maniera continuata. Marinate con poco olio ma con tanto limone e salsa di pomodoro, oppure su una fetta di pane tostato o aggiunte all’insalata potrebbero darci pietanze ricche di proprietà e gustose allo stesso tempo. Se ci teniamo alla nostra salute seguiamo i consigli dei bodybuilders.  Affidiamoci ai cibi sani e non esageriamo se siamo principianti e stiamo cominciando a fare tanto sport. Come questi che abbiamo visto, che ci fanno risparmiare al supermercato e sono ricchi di Omega.

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