Si conclude nel peggiore dei modi l’ultima seduta della settimana, per quasi tutte le piazza finanziarie mondiali. Il FTSEMib ha chiuso con una perdita dello 0,39% a 39.035,71 punti. Negativi anche il FTSE Italia All Share (-0,41% a 41.297,51 punti), il FTSE Italia Mid Cap (-0,58% a 50.816,84 punti) e il FTSE Italia Star (-0,89% a 44.772,18 punti), nella giornata della scadenza dei futures su azioni e opzioni con termine marzo 2025.
Piazza Affari è stata caratterizzata da profondi cali; tra tutti, quelli di Leonardo (-3,27% a 45,89 euro), NEXI (-4,88% a 5,19 euro) e Campari (-2,81% a 5,814 euro). Dopo il preoccupante ribasso dei giorni scorsi, continua la negatività per Industrie DeNora che termina con -2,84% a 6,835 euro.
Per quanto riguarda i titoli bancari, Unicredit perde lo 0,19% a 53,31 euro, Intesa Sanpaolo guadagna lo 0,49% a 4,8275 euro, BancoBPM chiude con +1,45% a 10,145 euro e Monte dei Paschi di Siena registra un calo dello 0,42% a 7,60 euro.
Lo spread BTP-BUND è ritornato a 105 punti. Non se la passano meglio le maggiori piazze finanziarie europee: Francoforte, Londra e Parigi perdono rispettivamente lo 0,47% a 22.891,38 punti, lo 0,68% a 8.642,82 punti e lo 0,63% a 8.042,95 punti.
Giornata profondamente in bilico per Wall Street. Alla ore 17:40, il Dow Jones era sotto dello 0,22% a 41.860,89 punti, l’S&P500 lasciava lo 0,24% a 5.650,16 punti, mentre il Nasdaq era in lieve ripresa con +0,01% a 17.693,05 punti.
Spiccavano le perdite di FedEx (-7,72% a 226,79 dollari), Nike (-4,77% a 68,43 dollari) e NVIDIA (-0,76% a 117,63 dollari).
