Chiudere un conto corrente in banca è davvero gratuito? Quanto costa e come si fa  

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Chiudere un conto corrente in banca è davvero gratuito? Quanto costa e come si fa

Se state valutando la possibilità di chiudere il vostro conto corrente in banca, la prima domanda da porsi è quanto vi costerà?

Secondo quanto stabilito dal decreto Bersani sulla libera concorrenza convertito poi in legge 248/2006, oggi, chiudere un conto in banca è gratuito. Il correntista può chiudere il proprio conto in banca in qualsiasi momento senza penali.

Anche qualora si decida di chiudere il rapporto bancario con la propria banca per aprirne uno nuovo con un diverso istituto bancario non si pagheranno penali.

Attenzione perché, se da un lato, è vero che non sono previsti oneri così come previsto dalla legge Bersani dall’altro lato, non trascuriamo le spese di estinzione del conto corrente.

Le spese di estinzione consistono negli interessi e costi passivi, nell’imposta di bollo, nel canone di gestione e nei costi di disattivazione degli eventuali servizi aggiuntivi presso terzi.

A questi costi potrebbero aggiungersi anche spese specifiche legate al tipo di conto corrente aperto e al contratto stipulato.

Quindi, chiudere un conto corrente in banca ha, comunque, dei costi.

Si consiglia, pertanto, prima di decidere se chiudere o meno il conto, quantificarli.

Chiudere un conto corrente in banca è davvero gratuito? Quanto costa e come si fa

Le banche tra loro sono molto competitive e confrontandole c’è sempre quella che offre condizioni più vantaggiose.

La legge sulla portabilità dei conti correnti dal 2015, prevede tempi rapidi e nessun onere a carico del correntista rispettando le linee guida europee.

Si procede, pertanto, con la richiesta di portabilità da un conto all’altro ed entro un paio di settimane il trasferimento del conto da una banca all’altra dovrebbe essere completato.

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