Il Bonus 200 euro è stato finalmente confermato mediante la pubblicazione del Decreto Aiuti in Gazzetta Ufficiale il 17 maggio 2022. Esso spetterà a circa la metà degli italiani, che lo riceveranno a partire dal prossimo mese di luglio. Si è introdotto il contributo principalmente per supportare gli italiani in questo difficile momento di crisi economica. Infatti, tra Covid e guerra in Ucraina, i prezzi di moltissimi prodotti e servizi sono arrivati alle stelle. Con la conferma del decreto, quindi, le categorie beneficiate saranno moltissime. In particolare, il Bonus spetterà a circa 31,5 milioni di italiani, ossia a più della metà della popolazione. Nel dettaglio, come emerge dalla relazione tecnica, ne avranno diritto:
- 13,8 milioni di dipendenti;
- 13,7 milioni di pensionati;
- 750.000 lavoratori domestici;
- 1,45 milioni di percettori d’indennità di disoccupazione, come NASPI o Dis-Coll;
- 270.000 titolari di collaborazione coordinata e continuativa;
- 650.000 lavoratori stagionali;
- 900.000 nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza.
Quali sono i redditi considerati per il riconoscimento del Bonus
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Lo Stato dovrà sostenere una spesa di circa 6,3 miliardi di euro per l’erogazione del Bonus alle predette categorie. A questi, vanno aggiunti gli ulteriori altri 500 milioni di euro, destinati al fondo per i lavoratori autonomi. Ma vediamo quali redditi concorrono ai fini della spettanza o meno del beneficio. Per operare gli opportuni chiarimenti fiscali sul Bonus 200 euro occorre precisare quale sia il limite reddituale da non superare per ottenerlo. Ebbene, esso, per talune categorie, ammonta a 35.000 euro, con riferimento all’anno 2021. Nel computo della soglia di reddito sono compresi i redditi da lavoro e tutti i redditi soggetti a IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali. Ciò, con l’esclusione di trattamenti di fine rapporto, reddito della casa di abitazione e competenze arretrate, che sono sottoposte a tassazione separata.
Chiarimenti fiscali sul Bonus 200 euro per capire se sia tassato, spetti a più componenti del nucleo familiare e quali redditi concorrano
Veniamo, adesso, a capire se il Bonus 200 euro sia soggetto a tassazione. Ebbene, la risposta è no, quindi sono da considerarsi al netto. In più, non è cedibile, non è sequestrabile, né tantomeno pignorabile. Poi, le modalità di erogazione possono variare a seconda della categoria beneficiata. Nello specifico, per i lavoratori autonomi si attendono ancora chiarimenti sulle modalità di erogazione. Per i dipendenti, si sa già che verrà anticipato dal datore di lavoro, che lo erogherà direttamente in busta paga. Questi ultimi, poi, recupereranno quanto anticipato, in occasione del primo versamento delle imposte. Negli altri casi, invece, sarà l’INPS a corrisponderlo. Infine, il Bonus può spettare anche a più di un componente del nucleo familiare. Ciò, a condizione che ciascuno rientri in una delle indicate categorie e soddisfi il predetto requisito reddituale.
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