La stagione dei saldi è inoltrata e molti di noi hanno già fatto acquisti. Ma che succede se cambiamo idea su un capo scontato? Facciamo un po’ di chiarezza.
Si può sempre chiedere il cambio di un capo acquistato in negozio?
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Ormai siamo abituati a poter sempre fare il cambio dei vestiti appena acquistati. Spesso non li proviamo nemmeno in camerino: aspettiamo di arrivare a casa e decidere con calma. Tanto possiamo sempre tornare in negozio e chiedere di sostituirli. Ma non tutti sanno che in realtà non esiste un diritto al cambio della merce, almeno per quanto riguarda gli acquisti tradizionali (diverso è il discorso per quelli online). Se abbiamo sbagliato taglia o colore, oppure deciso che un capo non ci piace, il negoziante non è obbligato a sostituirlo.
Come spiega l’Unione Nazionale Consumatori, tutto va a discrezione del negozio o della catena: molto spesso i commercianti decidono di permettere il cambio della merce in modo da andare incontro al cliente. Ma le modalità e i tempi sono decisi dal negozio, non dalla legge. Dunque, che regole valgono con i saldi?
Chiariamo se si può cambiare la merce in saldo ed entro quanti giorni
Quando compriamo la merce scontata dobbiamo sempre chiedere se possiamo cambiarla, in modo da evitare brutte sorprese. Infatti, durante i saldi, alcuni negozi non permettono di cambiare i capi. Oppure riducono i tempi per la sostituzione, magari passando da un mese a una settimana. Abbiamo già chiarito che possono farlo: durante i saldi, come per tutto il resto dell’anno, si tratta di una scelta a discrezione del punto vendita. Ecco perché è importante chiarire prima dell’acquisto se il cambio sia possibile, quanto tempo abbiamo a disposizione e cosa succede se non c’è più il prodotto che volevamo. Tuttavia, se non vogliamo farci trarre in inganno, dobbiamo conoscere due regole importanti.
Innanzitutto, vale qualsiasi dichiarazione che il commerciante ha fatto, anche tramite cartelli. Se in negozio c’è scritto che il cambio della merce in saldo è possibile, il negoziante è obbligato a tener fede a quanto promesso. In secondo luogo, la legge permette di cambiare i capi difettosi entro due anni dall’acquisto. Stiamo parlando di prodotti con difetti di cui il consumatore non poteva essere a conoscenza: insomma, se compriamo una maglietta con uno strappo molto evidente, potremmo non avere il diritto di cambiarla.
Diverso il discorso per una cerniera che si rompe subito, o la maniglia di una borsa che si stacca. In questi casi abbiamo il diritto di riportare la merce in negozio, anche se l’abbiamo acquistata coi saldi. Il commerciante dovrà procedere con la riparazione o la sostituzione dell’oggetto. Se questi due rimedi non sono attuabili, magari perché l’articolo non è più disponibile, possiamo chiedere un rimborso. Ma quanto tempo abbiamo a disposizione?
Quanto tempo abbiamo per cambiare la merce
Il venditore è responsabile per i difetti che compaiono sulla merce nei due anni successivi alla consegna. Abbiamo però 60 giorni dalla scoperta del difetto per rivolgerci al venditore. Insomma, è meglio non perdere tempo. Ricordiamoci, inoltre, che dobbiamo conservare una prova dell’acquisto del bene, come lo scontrino, la garanzia, il cedolino della carta di credito, ecc. Insomma, chiariamo se si può cambiare la merce in saldo: sì, se il commerciante lo ha promesso o se il prodotto è difettoso. In tutti gli altri casi non esiste un vero e proprio diritto alla sostituzione dei nostri acquisti. Ora che sappiamo come far valere i nostri diritti, non resta che acquistare i capi più trendy dell’estate 2022.
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