Finalmente pubblicato il Decreto Aiuti in Gazzetta Ufficiale il 17 maggio. Insieme alla versione ufficiale, sono stati confermati i Bonus destinati a circa metà degli italiani. Quindi, l’incentivo di 200 euro destinato a contrastare il caro vita spetterà ad un’ampia platea di persone, ossia:
1) lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato;
3) lavoratori autonomi senza Partita IVA;
4) lavoratori dello spettacolo;
5) collaboratori domestici;
6) titolari di collaborazione coordinata e continuativa;
7) disoccupati, percettori dell’indennità di disoccupazione;
8) incaricati alle vendite a domicilio;
9) titolari di pensione;
10) titolari di assegno sociale;
11) titolari di pensione d’invalidità civile, ciechi e sordi;
12) nuclei familiari percettori di reddito o pensione di cittadinanza. Per quanto riguarda i lavoratori autonomi con partita IVA e liberi professionisti, invece, è previsto un fondo ad hoc. Quindi, anche a loro sarà riconosciuta un’indennità una tantum per l’anno 2022.
Titolari di assegno sociale e invalidi
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Veniamo adesso a chiarire a chi e in quali condizioni talune categorie di persone riceverenno il Bonus 200 euro. I titolari dell’assegno sociale lo conseguiranno solo se il reddito percepito nel 2021 era inferiore a 35.000 euro. In questo, come negli altri casi, l’accredito è automatico, in quanto fatto direttamente dall’INPS. Chiariamo se il Bonus 200 euro spetti anche agli invalidi che già percepiscono misure di sostegno statale. Ebbene, detto contributo spetterà anche ai titolari di pensione d’invalidità civile, ciechi e sordi. Per questi ultimi vale quanto già indicato con riferimento ai destinatari dell’assegno sociale. Quindi:
1) reddito personale inferiore a 35.000 mila euro nel 2021. Anche in questo caso, inoltre, l’assegno verrà percepito in via automatica, entro il 30 giugno 2022.
Chiariamo se il Bonus 200 euro spetti anche a percettori dell’assegno sociale, invalidi, disoccupati e a chi è in cassa integrazione
Il Bonus 200 euro spetta anche ai disoccupati, ma devono ricorrere determinati requisiti. Non è, infatti, sufficiente solo lo stato di disoccupazione. È necessario, anche che a giugno 2022 percepiscano un’indennità, quale la NASPI o la Dis-Coll. In questo caso, indipendentemente dal requisito reddituale dei 35.000 euro, il Bonus viene erogato direttamente dall’INPS, unitamente all’indennità di disoccupazione. Conseguentemente, non ne avranno diritto i disoccupati che non percepiscono alcuna indennità di disoccupazione. Infine, spetta anche ai cassintegrati a zero ore, purché risultino tali a giugno prossimo. Anche qui la modalità di erogazione è identica alle altre su indicate, ossia l’accredito automatico da parte dell’INPS.
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