Che Carnevale sarebbe senza chiacchiere? Sfiziosi nastrini fritti spolverati di zucchero a velo che accontentano grandi e piccini dopo il primo morso. Dolci prelibatezze da servire agli ospiti, proprio in vista del tanto atteso Martedì Grasso. Una ricetta semplice ma che richiede attenzione in alcuni passaggi, Dunque, ecco quali sono i segreti e gli errori comuni da non commettere più per un dolce semplicemente perfetto.
Un impasto friabile e un gusto inimitabile fanno di questa ricetta un vero fiore all’occhiello della tradizione, tipico del periodo. Quindi, per fare un figurone, sarà necessario sgomberare il campo dagli errori più ricorrenti. Per chiacchiere di Carnevale sempre gonfie, spesse e croccanti bisogna evitare alcuni errori banali. Si è spesso alla ricerca di ricette facili e veloci, ma anche le preparazioni più semplici possono nascondere delle insidie piuttosto fastidiose. Ad esempio, anche nella preparazione di una comunissima pasta e fagioli, oppure di una versatile pasta frolla possiamo cadere negli errori comuni che, nella maggior parte dei casi, si commettono senza sapere di sbagliare.
Errori comuni
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L’errore più comune è quello di sbagliare lo spessore della pasta. Quest’ultima deve essere sottilissima. Si sconsiglia l’uso della macchina tira-pasta. La sfoglia deve essere spessa quanto una foglia di cipolla. Il secondo errore è piuttosto grossolano ma in molti lo commettono, ovvero non friggere le chiacchiere alla giusta temperatura. Per ottenere un risultato perfetto l’ideale è di raggiungere i 175 gradi dell’olio (la temperatura si può controllare tramite un apposito termometro).
Friggere le chiacchiere con un olio dalla temperatura più bassa rispetto a quella indicata significa impregnare la sfoglia di olio. Al contrario, una frittura con olio più caldo potrebbe bruciare le chiacchiere più velocemente. Inoltre, bisognerebbe cuocere piccole manciate di striscioline di pasta e non calarle tutte insieme per evitare di far abbassare la temperatura dell’olio. Infine, bisogna ricordare che l’olio migliore per questo tipo di cottura è quello di arachide e non d’oliva.
Attenzione alla componente alcolica. Un po’ di grappa, rum o Marsala può fare la differenza sia in termini di gusto che di fragranza della pasta, ma in molti se ne dimenticano.
Consigli extra
Per chiacchiere di Carnevale sempre gonfie, spesse e croccanti si consiglia di utilizzare la cosiddetta farina “di forza”, ovvero con un grado di W (ossia la lettera che indica la forza della farina) che sia maggiore di 260, perché è adatta alle lunghe lievitazioni e favorisce la formazione delle bolle nella sfoglia.
Inoltre, sembrerebbe far assorbire anche meno olio all’impasto. Per un tocco da maestro, aggiungere una bella e profumata scorza di limone che renderà ancora più buone e croccanti le chiacchiere.