Il mondo del lavoro è cambiato profondamente negli ultimi 20-30 anni. Un tempo un lavoro era per sempre, adesso molti cambiano attività regolarmente. Prima il posto fisso era quasi la regola, adesso la regola è il lavoro precario. La precarietà dell’attività lavorativa sul piano previdenziale porta due grandi problemi. Il lavoratore prudente e lungimirante che è conscio di questi ostacoli, ha disponibili alcuni rimedi. In questo articolo scopriremo che chi vuole andare in pensione ha due grossi problemi ma anche questa soluzione.
L’assegno è sempre più ridotto
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Andare in pensione è sempre più una corsa ad ostacoli. I conti della previdenza sociale costringono lo Stato spesso a mettere mano alle regole per evitare che le casse previdenziali vadano in rosso. Lo dimostra l’attuale riforma delle pensioni che il Governo ha messo in cantiere.
Una vita sempre più stressante e ritmi di lavoro impegnativi spingono il lavoratore ad anticipare il più possibile l’uscita dal mondo del lavoro. Le opzioni che permettono di andare in pensione anticipatamente sono numerose. I nostri Esperti indicano alcune soluzioni in questo articolo: “Le 2 strade per l’uscita più veloce dal lavoro e una pensione anticipata”.
Chi oggi vuole andare in pensione ha due grandi problemi. Il primo è quello di riuscire ad ottenere i requisiti minimi. L’aspettativa di vita si allunga e le condizioni per ottenere l’assegno pensionistico sono sempre più stringenti. Inoltre l’assegno che il lavoratore percepirà alla fine della vita lavorativa è sempre più ridotto.
Chi vuole andare in pensione ha due grossi problemi ma anche questa soluzione
Assegno ridotto e allungamento dell’aspettativa di vita, sono due aspetti che in genere il lavoratore sottovaluta. Andare in pensione anticipatamente significa, nella maggior parte dei casi, una decurtazione rilevante dell’assegno pensionistico che si percepirà. Per esempio, le donne hanno un’opzione per andare in pensione in largo anticipo rispetto ai 67 anni canonici. Una donna che sfrutta questa possibilità avrà una pensione più ridotta. Ne parliamo approfonditamente in questo articolo: “Ecco chi può anticipare la pensione nel 2022 grazie a questa possibilità e quanto sarà l’assegno”.
Assegno ridotto rispetto allo stipendio e allungamento dell’aspettativa di vita, sono un mix potenzialmente esplosivo per la vita di un pensionato. Chi va in pensione a 67 anni ha mediamente almeno altri 20 anni da vivere. Il pensionato in questo lungo periodo dovrà mantenersi con un assegno mensile ridotto rispetto al precedente stipendio, se non ha altre entrate. Gli ultimi anni di vita potrebbe risultare molto più costosi di quelli precedenti soprattutto in termini di benessere e salute. Questo aspetto va valutato con attenzione.
E allora qual è la soluzione? Un lavoratore che non vuole correre questi problemi dovrebbe attuare durante la vita lavorativa una forma di pensione integrativa. Per esempio un fondo pensione aperto od un piano individuale pensionistico. Queste soluzioni integrano la pensione ma godono anche di rilevanti agevolazioni fiscali che le rendono molto convenienti.
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