Quali forme di assistenza può ottenere la persona che presenta tale disturbo della circolazione sanguigna? Chi soffre di vene varicose può ottenere queste agevolazioni economico-sanitarie che gli Esperti di ProiezionidiBorsa illustrano alla platea dei Lettori.
Cosa sono le vene varicose e quando insorgono
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Quando si parla di vene varicose, o varici, si descrive un rigonfiamento rilevante sulla superficie della pelle che forma come dei cordoni. Si tratta, in buona sostanza, della dilatazione permanente della vena che si associa a delle alterazioni delle sue pareti. Questo disturbo coinvolge principalmente le vene degli arti inferiori, tanto che sulle gambe si formano questi rigonfiamenti tipici. Non si tratta di un problema esclusivamente estetico. Al contrario, le vene varicose rappresentano una patologia da non sottovalutare per i rischi che si associano anche ad essa.
Sebbene le vene facciano parte del sistema cardiocircolatorio, quello delle vene varicose non è un fenomeno strettamente a tale sistema. Tale problema si verifica più che altro in seguito al contrasto alla gravitò che il sangue venoso in risalita deve affrontare. Ecco perché, oltre alla familiarità, alcuni stili di vita e il genere aumentano il rischio del disturbo. Secondo le tabelle di riconoscimento invalidità INPS e le tutele mediche e lavorative, chi soffre di vene varicose può ottenere queste agevolazioni economico-sanitarie che vi illustriamo.
Quali sono i principali benefici sanitari e lavorativi
Chi soffre di tale disturbo sa che, nel tempo, possono verificarsi i danni che comporta la malattia varicosa cronica. Ecco che, a questo punto venga da domandarsi quali siano le tutele che si riservano a tali soggetti. Chi soffre di vene varicose può ottenere queste agevolazioni economico-sanitarie. Parliamo di: assenza dal lavoro per analisi o per cicli di cura, permessi lavorativi per visita medica e, in alcuni casi, il riconoscimento dell’invalidità.
Come funziona per le assenze dal lavoro
Per quanto riguarda le assenze dal lavoro, queste sono richiedibili nel caso di intervento chirurgico o di trattamento in day hospital. Tale assenza è giustificabile solo se l’intervento è incompatibile con l’orario di lavoro. Affinché si possano indennizzare le assenze come malattia, deve sussistere uno stato di effettiva incapacità lavorativa. Inoltre, è fondamentale che il centro di cura produca un certificato da inviare all’INPS attestante tutte le informazioni sull’intervento.
Nel caso si richiedano delle cure ricorrenti, allora sarà compito del medico redigere un piano terapeutico indicante i cicli di cura con inizio e fine. In tal caso, si potrebbe ricevere l’indennizzo di malattia.
In questi casi, è utile informarsi sulle opportunità di indennizzo che prevede il contratto collettivo nazionale a cui afferisce il lavoratore dipendente. Le forme di indennizzo possono variare in base alle stipule.
Quando si può richiedere il riconoscimento di invalidità
Per quanto riguarda il riconoscimento dell’invalidità, le vene varicose da sole non danno diritto alla pensione di invalidità. Tuttavia, è possibile che alle varie forme di varice si attribuisca un certo grado di invalidità in relazione alla gravità della malattia. I casi in cui si può ricevere una elevata percentuale di invalidità sono:
a) la sindrome postflebitica superficiale o profonda con annesse complicazioni cutanee e ulcere che interessano gli assi safenici ed extrasefenici: invalidità tra il 41% e il 50%;
b) i varici connessi a complicanze cutanee che interessano gli assi safenici ed extrasafenici e il circolo profondo venoso: in questo caso si riconosce una invalidità tra il 41% e il 50%.
In tutti gli altri casi, la percentuale di invalidità che si riconosce è piuttosto bassa. Un utile approfondimento di lettura che vi suggeriamo è il seguente: a cosa ha diritto con il 33% di invalidità.