In tutto il mondo, gli italiani sono tra i più esposti alle patologie della tiroide.
Dal 25 al 31 maggio 2020 in Italia, come nel resto del mondo, si sarebbe dovuta svolgere la Settimana Mondiale della Tiroide. Manifestazione nata al fine di sensibilizzare la gente alla prevenzione, diagnosi e cura delle malattie tiroidee.
Ma causa della pandemia, e per contenere i contagi, l’iniziativa programmata per lo scorso anno, è stata sospesa. Per cui, i dati raccolti dall’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della iodoprofilassi nel nostro Paese non sono aggiornati al 2021. Nonché quelli emersi in occasione della Settimana Mondiale della Tiroide.
Ma confermano numeri degli anni precedenti che, comunque, preoccupano.
Oltre 6 milioni di italiani soffrono di una malattia della tiroide. E, purtroppo, sono in aumento anche i casi di tumori che colpiscono questa ghiandola endocrina.
Essendo una patologia molto diffusa che comporta, a volte, anche gravi ed invalidanti problemi di salute, implica visite ed esami piuttosto frequenti.
Per cui chi soffre di tiroide non deve pagare queste visite e questi esami. Vediamo insieme, praticamente di cosa si tratta.
Ticket sanitario
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I Consulenti di ProiezionidiBorsa che si occupano anche di salute qui spiegano la differenza tra l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo, elencandone i sintomi più comuni.
Quest’oggi, invece, spiegheranno ai Lettori che soffrono di questa patologia quali sono le visite e gli esami che non devono pagare.
Prima di soffermarsi su questo aspetto specifico, è bene capire cosa si intende per esenzione ticket.
Il nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN) prevede che i cittadini partecipino alla spesa sanitaria pagando un ticket. E ciò prima di sottoporsi ad un esame o una visita.
Pagando il ticket i cittadini hanno diritto di ricevere le cure previste dai Livelli Essenziali di Assistenza.
Tra queste le prestazioni specialistiche. Ossia visite, esami strumentali e analisi di laboratorio. E ancora prestazioni di pronto soccorso, cure termali e farmaci.
Tuttavia, in determinati casi, i cittadini sono esentati dal pagamento del ticket. Ad esempio, quando il loro reddito è inferiore a determinate soglie.
Oppure quando soffrono di malattie rare, sono dichiarati invalidi o, ancora, come nel caso che tratteremo oggi, soffrono di malattie croniche.
Chi soffre di tiroide non deve pagare queste visite e questi esami
Chi soffre di tiroide ha diritto all’esenzione del pagamento del ticket.
Il SSN stabilisce che quando ai pazienti viene diagnosticata questa malattia, non devono pagare le visite e gli esami necessari per controllare la patologia.
Con il codice esenzione 056 chi soffre di tiroide non deve pagare l’anamnesi, le valutazioni e le visite che sono successive alla prima.
Non deve, inoltre, pagare l’ecografia di testa e collo né quella delle ghiandole salivari, dei linfonodi al collo e tiroide-paratiroidi.
Tra gli esami esenti dal pagamento del ticket per chi soffre di tiroide anche quelli relativi all’alanina aminotransferasi, tiroxina libera, emocromo e prelievi venosi.
Per informazioni i cittadini possono sempre rivolgersi ai medici specialisti presso i quali sono in cura. Oppure presso l’ASL di competenza.