Il problema dell’ipertensione riguarda sia uomini che donne e a volte può comportare compromissioni renali e cardiovascolari. Anche in estate l’ipertensione persiste, sebbene possa conoscere un lieve calo in corrispondenza del caldo intenso. Per il buon mantenimento della pressione arteriosa contano soprattutto una corretta alimentazione e uno stile di vita sano. Tant’è che nei casi più lievi si riesce a contenere il tutto seguendo pedissequamente tali indicazioni. In estate però cosa accade? Il caldo intenso richiede comunque un giusto apporto di sali minerali e vitamine, perché il corpo ne ha bisogno. Come fare?
Cosa mangiare
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La Fondazione Veronesi ospita all’interno del suo sito ufficiale il contributo di una consulenza scientifica. La pubblicazione suggerisce il modo corretto per assumere la giusta quantità di potassio e calcio. Scopriamo le quantità, perché chi soffre di ipertensione in estate deve fare attenzione a questi alimenti e sapere cosa mangiare per il giusto apporto di sali e vitamine. Ogni giorno il soggetto iperteso deve assumere tre porzioni di frutta e due di verdura che sono utilissime per ridurre il rischio cardiovascolare.
I legumi
Altro cibo che non deve mancare nella dieta sana riguarda i legumi. Vanno impiegati come pietanza principale, dalle due alle quattro volte a settimana perché sono ricchi di potassio, ma anche di calcio. Possiamo apprendere qui un tocco estivo per il condimento, avendo cura di evitare il sale. Sempre secondo la pubblicazione della Fondazione è importante assumere una dose (un bicchiere) giornaliera di latte o un vasetto di yogurt.
Cosa evitare
L’aggiunta di sale sulle verdure o nella cottura dei cibi deve essere moderatissima o preferibilmente assente. Ma soprattutto dovremmo limitare l’uso di cibi in scatola perché spesso contengono delle alte concentrazioni di sodio. Per fare un esempio dobbiamo fare attenzione al salmone affumicato, ai funghi sott’olio e ai capperi sott’aceto.
Chi soffre di ipertensione in estate deve fare attenzione a questi alimenti e sapere cosa mangiare per il giusto apporto di sali e vitamine
Gli imputati numero uno e quasi da bandire sono gli insaccati. Sono ricchi di sodio, motivo per cui la Fondazione suggerisce di consumarne 50 gr massimo due volte a settimana. Da preferire prosciutto cotto e insaccati a base di carne di pollo o tacchino, che contengono il 40% di sodio in meno rispetto ad altri insaccati.
Stessa cautela per i formaggi. Meglio il formaggio grana che ha una percentuale di sodio decisamente inferiore rispetto a gorgonzola, feta o formaggi fusi.
Il consiglio finale è di procurarsi del pane toscano o con meno sale aggiunto, preferibile rispetto al pane bianco tradizionale che contiene fino a 600 mg di sodio ogni 100 gr.