Chi può smettere di lavorare a 47 anni e vivere di rendita per il resto della vita sfruttando la pensione

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È possibile andare in pensione a 47 anni e vivere di rendita? Grazie a un sistema che sta spopolando è possibile smettere di lavorare molto prima dell’età pensionistica e vivere di rendita fino all’arrivo dell’assegno previdenziale. Ecco come si può fare.

Si può andare in pensione anticipatamente? Sì, se si hanno i requisiti, ma se non si hanno, occorre attendere la fatidica data. In Italia con la legge vigente, ed escludendo le varie forme anticipate, un lavoratore può andare in pensione a 67 anni. A questo requisito anagrafico il lavoratore deve aggiungere almeno 20 anni di contributi. Quindi chi lavora 20 anni e ha 20 anni di contributi può andare in pensione a 67 anni secondo la legge attualmente vigente. Il decreto ministeriale del 5 novembre 2019 ha ribadito questi termini.

Attenzione, questo lavoratore non è obbligato a lavorare fino a 67 anni, può anche smettere una volta raggiunti i 20 anni di contributi. Il problema è come l’aspirante pensionato si potrà sostentare dal momento dell’ultimo stipendio fino al primo assegno. Qui scatta la strategia.

Chi può smettere di lavorare a 47 anni e vivere di rendita per il resto della vita sfruttando la pensione

Facciamo l’ipotesi di un lavoratore che inizi a versare contributi a 22 anni. Il suo obiettivo è smettere di lavorare a 42 anni, dopo 20 anni di contributi. Questo lavoratore poi dovrà vivere senza uno stipendio fino al momento dell’assegno previdenziale che percepirà al compimento dei 67 anni. Quindi per 25 anni dovrà trovare i soldi per sostentarsi. Come può fare? Senza avere un capitale iniziale su cui contare, dovrà costruirsi un risparmio nei 20 anni in cui lavora. Ovviamente per creare il maggiore risparmio possibile, investirà i soldi in strumenti finanziari che possano moltiplicare il capitale negli anni grazie all’interesse composto.

Ma di quanto denaro avrà bisogno per vivere di rendita per 25 anni? Si potrebbe ipotizzare un capitale pari a 25 volte le spese annuali a cui aggiungere un 10% per eventuali spese impreviste. Chi abbia un tenore di vita da 1.000 euro mensili, quindi di circa 12.000 euro all’anno, dovrebbe accumulare almeno 300.000 euro. A questo importo è prudente aggiungere almeno altri 30.000 euro per le spese impreviste. In totale 330.00 euro da accumulare in 20 anni. Quanto occorrerebbe risparmiare mensilmente per accumulare questa cifra in 240 mesi? La matematica ci suggerisce che si raggiungerebbe l’obiettivo investendo 430 euro al mese in uno strumento con rendimento del 10% all’anno per 20 anni.

Ipotesi di uscita dal mondo del lavoro a 47 anni

Naturalmente tutto sarebbe più semplice se il lavoratore lavorasse fino a 47 anni. In questo caso si ridurrebbe il periodo in cui deve vivere di rendita e quindi la cifra necessaria. Inoltre aumenterebbe l’arco temporale per accumulare la somma utile a mantenersi. Proviamo a ipotizzare chi può smettere di lavorare a 47 anni e il capitale necessario per vivere di rendita fino a 67 anni. Facendo riferimento ai parametri sopra indicati saranno necessari 260.00/270.000 euro. La matematica ci suggerisce che investendo 200 euro al mese al 10% annuo di rendimento si raggiungerebbe l’obiettivo. Se il rendimento scendesse al 5% sarebbero necessari 450 euro mensili da investire per 25 anni.

Ovviamente questi sono calcoli ipotetici, anche perché l’attuale legge pensionistica potrebbe cambiare. Tuttavia al netto dei numeri, questa strategia, che si basa sull’elaborazione del metodo FIRE ideato William Bengen negli anni ‘90, ha una sua validità.

Approfondimento

Stupirà sapere che per accumulare 500.000 euro in 30 anni potrebbero bastare 7,5 euro al giorno facendo in questo modo

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