Per i lavoratori avanti negli anni e con un certo carico contributivo, l’uscita dal Mondo del lavoro sembra una corsa a ostacoli dalle mille sfaccettature. In realtà, non esiste una sola forma pensionistica, ma tante quante ne prevede il legislatore di turno. Detta diversamente, il mondo delle pensioni è in un certo senso a geometria variabile a seconda dei requisiti e/o criteri di accesso.
Ora vedremo alcune possibilità previste dall’ordinamento per andare in pensione prima dell’età prevista per quella di vecchiaia. In particolare, ecco chi può chiedere la pensione anticipata all’INPS alla luce di quanto dispone la Legge.
Che cos’è la pensione anticipata e a chi spetta
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In estrema sintesi, per pensione anticipata si intende il vitalizio corrisposto su domanda dall’Ente di Previdenza verso precisi aventi diritto. Ossia verso i lavoratori autonomi o alle dipendenze in possesso dei requisiti contributivi e a prescindere dall’età.
La Legge riconosce la prestazione economica ai lavoratori iscritti all’AGO, ossia l’Assicurazione Generale Obbligatoria. Ricordiamo che essa comprende anche il FPLD (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti) e le gestioni speciali. Cioè le gestioni che ricomprendono commercianti, artigiani, coloni, mezzadri e coltivatori diretti.
La Legge ne prevede poi l’erogazione anche agli iscritti alle forme sostitutive ed esclusive della medesima gestite dall’Istituto di Previdenza. Infine, spetta anche ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS.
Chi può chiedere la pensione anticipata all’INPS e quali sono i requisiti
Il legislatore ha fissato precisi requisiti per poter accedere alla pensione anticipata. In merito all’anzianità contributiva, indipendentemente da quella anagrafica, valgono i seguenti paletti:
- 42 anni e 10 mesi di contribuzione se il richiedente è un lavoratore uomo;
- si scende a 41 anni e 10 mesi di contributi nel caso di lavoratore donna.
Inoltre, serve la cessazione del rapporto di lavoro dipendente se il richiedente è un lavoratore alle dipendenze. Non vale altrettanto per il caso degli autonomi.
Infine, il lavoratore può perfezionare il requisito contributivo anche attraverso il cumulo contributivo. Cioè può considerare anche più periodi assicurativi presso più gestioni previdenziali ai fini del perfezionamento del requisito contributivo.
Le decorrenze di Legge
Il D.L. 4/2019 precisa altresì quali sono i termini di decorrenza di queste prestazioni previdenziali. I lavoratori che perfezionano il requisito contributivo hanno diritto al trattamento pensionistico al termine della c.d. “finestra”. Ossia, decorsi i 3 mesi dalla maturazione del requisito di cui sopra.
Invece il diritto alla pensione anticipata per personale scolastico e AFAM decorre rispettivamente dal 1° settembre e 1° novembre. Ovviamente, il riferimento è all’anno di maturazione del requisito contributivo.
Com’è facile intuire, la domanda di pensione anticipata va presentata all’Ente di Previdenza. L’istanza può essere inoltrata sia dal portale istituzionale o tramite contact center (803 164) o per il tramite del proprio Patronato di fiducia.
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