Nella sostanza si tratta di un prestito personale a tasso fisso, ma così detto per via dell’originale forma di rimborso del debito. E quale sarebbe? Molto semplice e consiste nel trattenere direttamente in busta paga (la c.d. ritenuta alla fonte) un importo pari a un quinto del nostro stipendio. Vediamo quindi chi può chiedere la cessione del quinto, come funzione, le regole principali da rispettare e che lo caratterizzano.
I dipendenti pubblici e privati a tempo indeterminato
Indice dei contenuti
La domanda è un pò retorica: a tutti coloro che percepiscono uno stipendio, quindi sia dipendenti pubblici che privati. L’importante è che si abbia un contratto a tempo indeterminato e che il nostro datore di lavoro soddisfi alcuni paletti. Tipo: avere una sana situazione economica aziendale e un numero minimo (fissato in 16 unità) di dipendenti. Quest’ultimo vale in particolare per i dipendenti privati. Perché? Semplice: essendo dei prestiti concessi con un grado di elasticità di giudizio maggiore rispetto a quello di una banca, questi paletti valgono indirettamente come garanzia per la finanziaria. Che è vero che ci presta il danaro, ma vuole comunque forme di tutela sul rientro.
I dipendenti atipici o a tempo determinato
Ovviamente anche chi è dipendete a tempo o c.d. atipico (nella forma contrattuale: si pensi i co.co.co o ai lavoratori a progetto) possono fare richiesta di accesso alla misura. In questi casi però l’importante è che al prestito richiesto venga data una scadenza antecedente alla scadenza del contratto di lavoro.
Per i pensionati
Possibili richiedenti della cessione del quinto sono anche i pensionati. Sono infatti ammissibili le pensioni di anzianità e di reversibilità. In questo caso infatti vi è la garanzia (implicita, indiretta) dell’ente pubblico previdenziale. Certo, alcune finanziarie pongono paletti anche in merito a determinati limiti d’età; e sempre e in ogni caso si tutelano con adeguate polizze assicurative. Ovvio poi che ogni singola società ha proprie linee guida che possono contemplare eccezioni rispetto alle linee standard. Ecco perché è consigliabile interpellarle più di una per avere l’esatto quadro della situazione.
Pensioni sociali e civili
Sempre nella fascia dei pensionati, chi può chiedere la cessione del quinto? Va detto che di solito non vengono ammessi i percettori di pensioni sociali e di invalidità civile. Per quest’ultimi l’inibizione non è tuttavia assoluta. Che vuol dire? Vuol dire che chi percepisce una pensione d’ invalidità può vedersi concesso il prestito, ma solo dopo un’attenta valutazione del grado di gravità della patologia. In questo caso sarà opportuno seguire le linee guida della finanziaria in merito all’ottenimento del certificato medico.